Kenya: fondo di emergenza dei vescovi per le popolazioni colpite dalla siccità
“Siamo tutti profondamente preoccupati per la crisi provocata dalla siccità e per
la sofferenza di così tanti keniani”. “La nostra preoccupazione è rivolta verso i
milioni di persone indifese che rischiano di morire di fame e verso le tante comunità
che hanno perduto i mezzi di sussistenza”. E’ quanto affermano i vescovi del Kenya
in un comunicato con il quale lanciano una sottoscrizione nazionale a favore delle
popolazioni colpite dalla siccità che imperversa in diversi Paesi dell’Africa orientale.
Se la situazione più drammatica è quella della Somalia, anche il Kenya risente in
modo pesante della crisi alimentare, non solo perché accoglie sul suo territorio centinaia
di migliaia di somali in fuga dal loro Paese, ma anche perché la siccità ha colpito
diverse aree del suo territorio. Nel messaggio della Conferenza Episcopale del Kenya
– ricorda l’agenzia Fides - si afferma che le persone più vulnerabili sono i pastori
delle regioni del nord, del nord-est, del nord-ovest, e del sud. Ad essere colpite
sono soprattutto le famiglie più povere che vivono di agricoltura di sussistenza nelle
pianure costiere e nelle regioni sud-orientali. La siccità – ricordano i presuli -
ha provocato “scarsità di cibo, forte aumento dei prezzi dei generi alimentari, mancanza
d'acqua, migrazioni e conflitti, malnutrizione, abbandono scolastico da parte dei
bambini e perdita del bestiame”. La Conferenza Episcopale del Kenya ha quindi deciso
di lanciare un fondo di emergenza (Catholic Charity Emergency Fund) ed ha rivolto
un appello per una sottoscrizione a favore di questa iniziativa. Sono state organizzate
anche raccolte di cibo presso parrocchie, uffici diocesani ed altre strutture della
Chiesa. (A.L.)