2011-08-05 15:58:49

I vescovi del Nicaragua: rispettare la vita fin dal concepimento


“Rispettare la vita”: è il monito che dall’episcopato in Nicaragua viene ribadito contro i tentativi di rendere, in varie forme, legale la pratica dell’interruzione volontaria della gravidanza. Si tratta di una questione che, nel Paese, investe in particolar modo le nuove generazioni, alle quali vengono offerti “modelli” diseducativi che promuovono una cultura offensiva nei confronti dei valori della tradizione religiosa e morale. Nei giorni scorsi una delegazione spagnola dell’organizzazione Amnesty International ha incontrato alcuni deputati del Parlamento nicaraguense sollecitando la presentazione di una legge per depenalizzare il cosiddetto “aborto terapeutico”. L’organizzazione, tramite un appello, chiede alle autorità di eliminare il divieto di aborto, garantendo servizi abortivi, maggiori diritti e cure specialistiche adeguate, in base alla considerazione che negli ultimi anni si è evidenziata una crescita esponenziale delle violenze, soprattutto nei confronti delle minorenni. I deputati dell’Assemblea Nazionale, accogliendo di fatto le richieste delle comunità religiose, hanno abolito, nel 2007, il comma 3 dell’articolo 143 del Codice Penale, confermando il divieto assoluto di qualsiasi forma di aborto in Nicaragua. E’ stata anche eliminata, di fatto, la possibilità per i medici di effettuare l’aborto terapeutico in caso di grave rischio per la vita della madre, di gravi malformazioni del feto o di maternità a seguito di violenza. La pena prevista, in caso di violazione della legge, può arrivare fino ai trent’anni di carcere. Il vescovo ausiliare di Managua, Silvio José Báez Ortega, ha dichiarato che la Chiesa è stata sempre chiara nell’affermare che “bisogna rispettare la vita dal concepimento fino alla morte naturale”. Eliminare questo principio, ha aggiunto, “significa commettere un’offesa nei confronti di Dio”. Ad indicare la necessità di rispettare la volontà nazionale, espressa tramite l’approvazione della riforma della legge penale, è stato anche il vicario della cattedrale di Managua, padre Bismark Conde, ricordando come in diverse occasioni sono state promosse nel Paese delle manifestazioni in difesa della vita. “Siamo contro ogni cultura di morte”, ha ribadito inoltre il vescovo di León en Nicaragua, mons. César Bosco Vivas Robelo, le cui parole sono state riprese dall’Osservatore Romano. In occasione, nel 2008, della visita ad Limina Apostolorum dei vescovi del Nicaragua, il presidente della Conferenza episcopale, l’arcivescovo di Managua, mons. Leopoldo José Brenes Solórzano, aveva infine sottolineato, in un’intervista rilasciato alla nostra emittente che “un’ombra che minaccia la Chiesa: sono le battaglie per l’approvazione dell’aborto”. (L.Z.)







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