2011-08-04 15:11:41

Siria: Assad vara il multipartitismo. Nuova strage ad Hama. Ban Ki-moon: "rivoltante"


Il presidente Assad ha firmato oggi il decreto che apre al multipartitismo, dopo la condanna internazionale per la repressione e l’appello dell’Onu. Intanto circa 30 persone sono rimaste uccise ieri in un bombardamento dell'esercito siriano contro la città di Hama. E, secondo l’osservatorio per i diritti umani in Siria, in altre città della Siria ieri sera le forze di sicurezza hanno sparato dopo la preghiera serale che segna la fine della giornata di digiuno nel mese del Ramadan. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Il governo di Damasco aveva adottato a fine luglio un disegno di legge che autorizzava il multipartitismo: il decreto presidenziale di oggi rende la misura applicabile immediatamente, senza attendere un voto parlamentare. Significherebbe la fine del monopolio del partito Baath al potere, una delle principali richieste dell'opposizione siriana e della comunità internazionale al regime di Damasco. Ma c’è da dire che la prima reazione a livello internazionale è quella del ministro degli Esteri francese, Alain Juppè, che definisce il decreto promulgato da Assad “quasi una provocazione”. Ieri, dopo una maratona negoziale di diversi giorni il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha lanciato un appello "per la fine immediata di tutte le violenze” in Siria, chiedendo a “tutte le parti di agire con la massima moderazione”. Tecnicamente i Quindici si sono espressi all'unanimità, ma la delegazione libanese, subito dopo l'adozione del testo, si è dissociata per non irritare Damasco, con cui Beirut ha ancora stretti legami, nonostante la Siria abbia ritirato ormai da sei anni i militari che per due decenni ha mantenuto su gran parte del territorio libanese. Da parte sua il segretario generale dell'Onu Ban ki-moon ha chiesto al presidente siriano di fermare la violenza, attuare le riforme promesse e permettere alle organizzazioni umanitarie di recarsi nel Paese. Un appello fatto definendo “oltremodo rivoltante” la violenza con cui il regime siriano reprime le proteste. E promettendo che saranno mobilitate tutte le agenzie delle Nazioni Unite, e contattate le organizzazioni non governative, per raccogliere informazioni e monitorare la situazione”.

Scontri nel sud-est dello Yemen
Due civili sono stati uccisi e altri tre feriti in scontri con le forze di sicurezza la notte scorsa a Shahr, un villaggio nel Hadramout, nel sud-est dello Yemen. Lo hanno riferito testimoni e fonti mediche spiegando che, ieri sera, centinaia di persone erano scese in piazza a Shahr per manifestare contro la morte, avvenuta la scorsa settimana, di un giovane del villaggio ucciso da un poliziotto.

Libia - polemiche su missile contro nave italiana
Ancora polemiche intorno al missile partito dalla Libia contro una nave italiana. Il portavoce del governo di Tripoli ha rivendicato l'attacco, ma i ministri italiani degli Esteri Frattini e della Difesa La Russa parlano di propaganda. Il servizio di Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

"Abbiamo sorprendenti capacità che non abbiamo ritenuto necessario usare". Parola di Moussa Ibrahim, portavoce del governo di Gheddafi, che questa mattina ha rivendicato il lancio del missile contro la nave italiana “Bersagliere”. Episodio, questo, riferito ieri da ministro della Difesa La Russa, il quale aveva sottolineato che l’imbarcazione non era il vero obiettivo; questa mattina, poi, l’ulteriore dichiarazione di La Russa; “Prendo atto di quello che dice il governo libico – ha sottolineato - ma in ogni caso le loro parole appaiono, in tutta evidenza, mera propaganda”. Della stessa opinione il ministro degli Esteri Frattini, che si dice “non preoccupato” per quanto accaduto. Ma intanto montano le polemiche su un altro episodio: gli incontri, svoltisi proprio in Italia, tra i rappresentanti di Muammar Gheddafi e Abdel Younis, ex ministro dell'Interno di Tripoli poi divenuto il comandante militare dei ribelli e assassinato a Bengasi in circostanze ancora da chiarire. A rivelarlo il figlio di Muammar Gheddafi, Saif al Islam, in un’intervista esclusiva al "New York Times". E proprio dagli Stati Uniti giunge la notizia che il Dipartimento di Stato americano ha firmato un ordine volto a definire la consegna dell'ambasciata libica a Washington al Consiglio nazionale transitorio di Bengasi. Lo riferisce la Cnn, citando funzionari governativi. Si tratta dell’ultimo atto formale del riconoscimento dei ribelli come interlocutori ufficiali.

Ucciso capo servizi segreti a Kunduz, feriti 4 italiani vicino ad Herat
Ancora violenze in Afghanistan. Una bomba ha ucciso stamani il capo dei servizi segreti nella provincia afghana settentrionale di Kunduz e tre civili, mentre quattro militari italiani sono rimasti feriti nell'esplosione di un ordigno vicino a Herat.

Preghiera di cristiani e musulmani nella chiesa di Kirkuk colpita da un attentato
La moglie del presidente iracheno Jalal Talabani ha partecipato ieri sera ad una Messa, insieme con autorità religiose musulmane e numerose famiglie cattoliche, nella chiesa della Sacra famiglia di Kirkuk, nel nord dell'Iraq, fatta oggetto due giorni fa di un attentato con un'autobomba che ha provocato 19 feriti, di cui cinque cattolici e il resto musulmani. Il religioso musulmano, sheikh Abbas Musa ha sottolineato che il momento di preghiera comune è voluto “per inviare un messaggio ai terroristi che non fanno distinzioni tra i diversi luoghi di culto e il cui unico scopo è uccidere innocenti”.

Nave carica di carbone e petrolio affondata al largo di Mumbai
Una nave carica di carbone con a bordo una trentina di marinai è affondata stamattina al largo di Mumbai. Lo riferisce l'agenzia Pti. L'unità che si chiama "MV Rak" proveniva dall'Indonesia ed era diretta nello Stato indiano nord occidentale del Gujarat quando ha lanciato un sos alla guardia costiera indiana che è intervenuta con gli elicotteri. I soccorritori sono riusciti a recuperare tutti i membri dell'equipaggio. A bordo del cargo ci sono circa 60 mila tonnellate di carbone e petrolio che potrebbero creare una nuova emergenza ambientale nella zona. Domenica scorsa si era incagliata sulla spiaggia di Mumbai una petroliera “fantasma” che era stata abbandonata dall'equipaggio per un'avaria. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 216








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