2011-08-03 09:30:20

Usa. Il compromesso sul debito è legge, ma non convince le Borse mondiali


Alla fine il provvedimento che aumenta il tetto del debito Usa è arrivato sul tavolo del presidente Barack Obama che ha potuto firmarlo, mettendo così la parola fine ad una crisi che ha lasciato gli Stati Uniti per giorni con il fiato sospeso. Non sembra tuttavia averne tratto particolare beneficio Wall Street che ha chiuso con perdite oltre il 2%. Tiepido anche il riscontro delle agenzie di rating come Moody’s e Fitch che pur confermando l’affidabilità dei titoli Usa non danno in prospettiva un buon giudizio dell’economia americana. Il servizio di Elena Molinari:RealAudioMP3

Il provvedimento che innalza il tetto del debito Usa e che inizia a risanare la finanza americana è finalmente legge. Dopo un voto in extremis del Senato, il Congresso americano ha potuto presentare la misura a Barack Obama, che l’ha firmata. Una firma arrivata giusto in tempo per evitare il default, senza un intervento legislativo, infatti, dalla mezzanotte di ieri gli Stati Uniti non sarebbero più stati in grado di pagare i loro conti. Il “sì” è stato accompagnato da un respiro di sollievo nazionale, dopo le tensioni delle ultime settimane, ma il compromesso avrà dei costi economici e sociali: tanto che ieri Wall Street ha subito di nuovo pesanti perdite. Dopo la prima fase di tagli, infatti, la spesa interna per gli Stati Uniti il prossimo anno scenderà ai minimi dai tempi di Eisenhower e molti programmi per la classe media e i poveri dovranno essere sacrificati. Pochi minuti dopo l’entrata in vigore della legge, Obama si è rivolto agli americani per spiegare: “Bisogna a tutti i costi evitare il default - ha detto - per continuare il lavoro per una crescita più veloce e nuovi posti di lavoro”.








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