Libia: missile verso nave italiana. Nato propone tregua per il Ramadan
Se il regime libico fermerà la sua offensiva durante il Ramadan, la Nato metterà uno
stop alle bombe: l'offerta arriva oggi dal quartier generale dell'Alleanza, nel giorno
in cui gli Usa fanno pressione sui ribelli chiedendo loro di agire per superare il
momento critico creatosi dopo l'assassinio del loro comandante militare Younes. Nel
generale stallo sui due fronti della guerra civile, nelle ultime ore si è combattuto
per il controllo della strategica cittadina di Zliten, 160 km a est di Tripoli. E
c’è da dire che si è appreso poco fa che stamane un missile è stato lanciato dalla
Libia contro la nave della Marina militare "Bersagliere", che incrocia a largo delle
coste libiche. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha spiegato che a due chilometri
dalla fregata "Bersagliere al largo delle coste libiche e' stata segnalata dai radar
la traccia di un missile caduto in mare'' aggiungendo che poteva essere un missile
libico o anche un missile antiaereo caduto poi in mare. La memoria va al 1986, ai
missili Scud lanciati contro l'isola di Lampedusa come rappresaglia al bombardamento
aereo americano contro Tripoli. Intanto, una fonte dell'amministrazione Usa citata
da Cnn rivela che le divisioni interne al fronte dei ribelli rappresentano un vero
e proprio “dilemma” per Barack Obama, a poco più di due settimane dal riconoscimento
formale del Cnt e alla vigilia di una serie di passi che consentiranno ai ribelli
di riappropriarsi dei fondi congelati, tra i quali circa 13 milioni di dollari depositati
sul conto dell'ambasciata libica in Usa, chiusa il marzo scorso dalle autorità statunitensi,
e che i ribelli hanno chiesto formalmente di riaprire. Ma su questo punto, Mosca sottolinea
che qualsiasi operazione riguardante gli asset libici di Gheddafi congelati all'estero
richiede l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.