Il Papa all’udienza generale: riscoprire d'estate la bellezza di leggere la Bibbia
In estate, tempo di relax, scoprite quanto sia bello leggere la Bibbia: è l’invito
di Benedetto XVI durante l’udienza generale a Castel Gandolfo, la prima dopo la pausa
di luglio. Rivolgendosi ai fedeli raccolti nella piazza antistante il Palazzo apostolico,
il Papa ha messo l’accento sull’arricchimento spirituale e culturale che possiamo
trarre dalla lettura anche di singoli libri della Bibbia. Al termine della catechesi,
il Papa è andato a salutare personalmente i malati e i fedeli in prima fila dietro
le transenne. Il servizio di Alessandro Gisotti:
In estate,
scopriamo la bellezza della lettura della Bibbia: così, Benedetto XVI che all’udienza
generale, in un clima particolarmente festoso, si è soffermato su come mettere a frutto
questo periodo tradizionalmente dedicato al riposo e al relax:
“Ognuno
di noi ha bisogno di tempi e spazi di raccoglimento, di meditazione, di calma… Grazie
a Dio che è così! Infatti, questa esigenza ci dice che non siamo fatti solo per lavorare,
ma anche per pensare, riflettere, oppure semplicemente per seguire con la mente e
con il cuore un racconto, una storia in cui immedesimarci, in un certo senso ‘perderci’
per poi ritrovarci arricchiti”.
Naturalmente, ha osservato il Papa,
molti di questi libri di lettura “sono per lo più di evasione”. E tuttavia, ha soggiunto,
molti si dedicano anche a letture più impegnative. Di qui, un’originale proposta di
Benedetto XVI:
“Perché non scoprire alcuni libri della Bibbia, che
normalmente non sono conosciuti? O di cui forse abbiamo ascoltato qualche brano durante
la Liturgia, ma che non abbiamo mai letto per intero? In effetti, molti cristiani
non leggono mai la Bibbia, e hanno di essa una conoscenza molto limitata e superficiale”.
La
Bibbia, ha detto ancora il Pontefice, è come una raccolta di libri, “una piccola biblioteca”.
Alcuni di questi libri, ha rilevato, “rimangono quasi sconosciuti alla maggior parte
delle persone, anche buoni cristiani". Ha così citato alcuni di questi libri, anche
molto brevi, come il “Libro di Tobia”, su famiglia e matrimonio, il “Libro di Ester”
sulla forza della preghiera e il “Libro di Rut”, sulla provvidenza di Dio:
“Questi
piccoli libri si possono leggere per intero in un’ora. Più impegnativi, e autentici
capolavori, sono il Libro di Giobbe, che affronta il grande problema del dolore innocente;
il Qoèlet, che colpisce per la sconcertante modernità con cui mette in discussione
il senso della vita e del mondo; il Cantico dei Cantici, stupendo poema simbolico
dell’amore umano”.
Il Papa si è così riferito al Nuovo Testamento
sottolineando “la bellezza di leggere un Vangelo tutto di seguito” come pure gli Atti
degli Apostoli, o una delle Lettere. Ha quindi ribadito il suo suggerimento a “tenere
a portata di mano, durante il periodo estivo o nei momenti di pausa”, la Bibbia, “per
gustarla in modo nuovo, leggendo di seguito alcuni suoi Libri, quelli meno conosciuti
e anche quelli più noti, come i Vangeli”:
“Così facendo i momenti
di distensione possono diventare, oltre che arricchimento culturale, anche nutrimento
dello spirito, capace di alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo con Lui, la
preghiera.
Dopo la catechesi, parlando in lingua inglese, il Papa
ha salutato, tra gli altri, un gruppo di fedeli provenienti dalla città giapponese
di Nagasaki, che il prossimo 9 agosto commemorerà il 66.mo anniversario del bombardamento
atomico da parte americana durante la Seconda Guerra Mondiale.