A Palermo, fiaccolata dell’arcidiocesi a sostegno di operai e disoccupati
Il lavoro e nient’altro: questa la richiesta dei lavoratori che ieri sera hanno dato
vita a un corteo che, dal centro di Palermo, ha raggiunto i cancelli della Fincantieri.
Una fiaccolata in segno di solidarietà alle tante famiglie dei dipendenti della Fincantieri,
delle tute blu della Fiat di Termini Imerese, di coloro che rischiano di perdere l’occupazione,
e ancora per i tanti lavoratori già in cassa integrazione, per i negozianti che rischiano
di chiudere e per tutte le povertà originate dalla mancanza di lavoro. In centinaia,
ieri sera, hanno preso parte al silenzioso corteo organizzato dall’arcidiocesi palermitana
e dalle parrocchie dei quartieri Montepellegrino, Arenella e Vergine Maria, con l’adesione
delle parrocchie di Borgo Vecchio e Piazza Croci. Padre Giuseppe Turco, della chiesa
Nostra Signora della Consolazione in via dei Cantieri, spiega che nell’ultimo anno
“sono raddoppiate le famiglie che si trovano al di sotto della soglia di povertà:
l’anno scorso – ha detto - si rivolgevano alla mia parrocchia 90 famiglie, adesso
sono 195”. A sfilare al fianco delle tute blu anche mogli e bambini, madri di famiglia
che raccontano di non riuscire più a pagare le rate del mutuo: c’è chi ha rinunciato
all’auto perché non riesce a pagare l’assicurazione; chi non riesce a comprare un
paio di scarpe nuove per il figlio; chi non riesce a comprare neppure il pane. “L’arcivescovo
– ha aggiunto padre Turco, portando il saluto del cardinale Paolo Romeo – mi ha detto
che condivide questa iniziativa delle parrocchie e si muoverà perché venga assicurata
serenità a queste famiglie. Le invita, altresì, a non lasciarsi prendere dalla disperazione”.
(A cura di Alessandra Zaffiro)