Bellezza della Baviera e apertura al cielo: così il Papa al concerto offerto dalla
città di Traunstein
Concerto per il Papa, sabato pomeriggio, nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel
Gandolfo: ad offrire l’omaggio musicale a Benedetto XVI in occasione dei suoi 60 anni
di sacerdozio, è stata una delegazione di Traunstein, cittadina della Baviera meridionale
dove il Papa ha celebrato la sua Prima Messa l’8 luglio 1951. Al Pontefice è stato
anche consegnato "l’anello d’onore” del distretto di Traunstein, una speciale onorificenza
istituita nel 1969 per quelle persone il cui operato ha contribuito al beneficio della
comunità locale. Al termine del concerto, il ringraziamento del Papa ai presenti.
Il servizio di Cecilia Seppia:
E’ il regalo
di Traunstein al Papa per i suoi 60 anni di sacerdozio, il concerto di ieri sera:
circa 250 persone provenienti dalla piccola città tanto cara al Pontefice che qui
trascorse l’infanzia e l’adolescenza, diversi gruppi folkloristici ed esponenti degli
Schützen, si sono esibiti in cappelle musicali e canti tradizionali; poi gli immancabili
balli della Baviera e la consegna dell’anello d’onore.
“Mit Euch
ist die bayrische Heimat hier bei mir gegenwärtig …“ “Tramite voi -
ha detto Benedetto XVI - è presente qui la mia patria bavarese. E’ per me è una grande
gioia il fatto che questo anello mi sia stato consegnato in modo unanime, al di là
di ogni appartenenza, di ogni differenza. Per me è un segno che sono davvero a casa
e sono felice, perché, mi avete fatto rivivere la bellezza e la gioiosità della cultura
bavarese. La nostra terra - ha aggiunto - è una terra benedetta e lo è grazie al Creatore
che ci ha dato le montagne, i laghi, le valli, i boschi, ma è benedetta anche perché
tanti uomini qui sono stati toccati nella fede dalla bellezza del creato”. Ai musicisti
un ringraziamento speciale, per aver riproposto quella musica capace di mostrare il
Paradiso.
“Ohne die Musik, die da ist, ohne die Poesie, ohne die
Gemütlichkeit …“ “La Baviera non sarebbe la Baviera - ha sottolineato
il Papa - senza la sua musica, la sua poesia, la cordialità e la gioiosità che abbiamo
appena sperimentato e che crescono solo se il cielo sopra di noi è aperto. La Baviera
è diventata quella che è partendo da questa certezza, e noi tutti preghiamo e speriamo
che così rimanga”. Quindi l’invito a rimanere fedeli a tale gioia anche quando si
attraversano valli buie, certi che Dio ci ama; il monito a continuare a dire sì alla
vita e al futuro rimanendo saldi in Cristo. “Il mondo, la vita e la fede - ha detto
- insieme significano tolleranza, essere aperti gli uni agli altri alla cordiale fraternità
verso coloro che sanno di appartenere all’unico Padre”.
“Dies ist
also meine Bitte: Bleiben wir vom Glauben angerührt …“ “Questa è la
mia preghiera: ha concluso il Pontefice - lasciamoci sfiorare dalla fede, lasciamoci
guidare dalla fede affinché lo splendore del cielo possa giungere fino a noi e possa
illuminare il mondo nelle sue miserie, rendendolo bello e splendente”.