“Gmg-Terza generazione”: editoriale di padre Lombardi
Cresce l’attesa per l’ormai prossima Giornata mondiale della gioventù di Madrid che
si svolgerà dal 16 al 21 agosto. Il Papa arriverà nella capitale spagnola il 18 agosto.
Il tema della Giornata è tratto dalla Lettera di San Paolo ai Colossesi: «Radicati
e fondati in Cristo, saldi nella fede». Si prevede la presenza di oltre un milione
di giovani provenienti da tutto il mondo. Ascoltiamo in proposito la riflessione del
nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies,
il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
Il cardinale
Rouco Varela, che di Giornate mondiali della gioventù se ne intende, avendone organizzata
una a Santiago de Compostela più di venti anni fa ed ospitando la prossima nella sua
Diocesi di Madrid, ha parlato – con felice intuizione – di tre generazioni di giovani
delle Gmg. La prima, quella del ’68, attraversata dalle aspirazioni rivoluzionarie
e libertarie con le loro contraddizioni. La seconda, quella dell’89, della caduta
dei muri e dei grandi orizzonti aperti da Giovanni Paolo II, più attenta alla dimensione
spirituale. La terza, quella del duemila, “la generazione di internet e dei social
network”, i giovani del continente digitale.
Naturalmente è una semplificazione,
ma è vero che la situazione del mondo cambia rapidamente, e i giovani sono i primi
a sentirlo e a riflettere i cambiamenti nella loro vita concreta, nella mentalità
e nei comportamenti. Andiamo quindi a Madrid insieme al Papa con la coscienza di affrontare
una nuova grande sfida: annunciare Cristo proprio a questa generazione, e chiederle
di farsi essa stessa protagonista di questo annuncio nei nuovi spazi della sua vita.
Nei continenti geografici, ma anche in quelli virtuali. La sfida è così impegnativa
da intimorire, ma - come dice il tema delle Giornate – se siamo “radicati e fondati
in Cristo” e quindi “saldi nella fede” possiamo guardare avanti con fiducia. Perché
a partire dalla radice che è Cristo moltissime generazioni di giovani hanno saputo
costruire e attraversare con speranza e con gioia il loro futuro. Può farlo anche
questa.