2011-07-30 09:03:47

Il commento di padre Bruno Secondin al Vangelo della Domenica


In questa 18.ma Domenica del Tempo ordinario la liturgia ci presenta il Vangelo della moltiplicazione dei pani. La grande folla che segue Gesù nel deserto per ascoltarlo non ha più cibo ed è spossata. Il Signore ne sente compassione. I discepoli gli consigliano di congedare la gente perché vada nei villaggi a procurarsi il cibo. Ma il Maestro dice:

«Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare».

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del padre carmelitano Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana:RealAudioMP3

Sono molti i messaggi che possiamo rilevare dalla narrazione del miracolo della moltiplicazione dei pani, basta far caso ad alcune sottolineature. C’è una folla che lo segue per giornate intere, cercando dalla sua parola coraggio e speranza: sono tanto presi che trascurano anche di mangiare. Ci sono i discepoli, che con senso pratico suggeriscono di mandare la gente a comprare qualche cosa: è la logica del mercato e dell’ognuno per conto proprio. E poi c’è la compassione di Gesù: che non accetta la logica della dispersione, ma sollecita alla condivisione, a farsi carico della fame, mettendo in gioco le risorse disponibili. Risorse minime, certo, ma che la solidarietà renderà preziose e diventano abbondanti se passano per le mani del Signore. E di fatto su quei cinque pani e i due pesci scende la benedizione di Gesù e diventano cibo che sazia cinquemila uomini e forse altrettanti fra donne e bambini. Una sorpresa per tutti, ma anche un cammino di conversione per i discepoli: dalla paura di trovarsi a disagio alla compassione impegnata; dalla logica del mercato a quella della solidarietà; dallo scetticismo alla collaborazione attenta a distribuire a tutti e poi anche a raccogliere quanto avanzava. Cosa possiamo fare noi stessi perché ci sia un pane per tutti?







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