Ue: una delegazione di Comece e Kek incontra il ministro degli Esteri polacco
Ieri il ministro degli Esteri della Polonia, Radek Sikorski, ha ricevuto una delegazione
di rappresentanti delle chiese polacche che sono membro della Conferenza delle Chiese
Europee (Kek) e della Commissione delle Conferenze episcopali nella Comunità europea
(Comece). L'incontro – informa oggi una nota della Kek - è l'ultimo di una lunga serie
di incontri tra le presidenze dell'Ue e le chiese. La delegazione era composta dai
rappresentanti delle Chiese locali ortodossa, vetero-cattolica, metodista. Per la
Chiesa cattolica polacca hanno partecipato i vescovi mons. Wiktor Skworc, mons. Stanislaw
Budzik e mons. Wojciek Polak. La delegazione era accompagnata dal direttore della
Commissione “Chiesa e Società” della Kek, Rüdiger Noll, e dal segretario generale
della Comece, mons. Piotr Mazurkiewicz. Dopo una presentazione da parte del ministro
degli Esteri Sikorski sulle priorità della presidenza polacca dell'Ue, i rappresentanti
delle Chiese hanno presentato i temi che sono oggi nella agenda delle Chiese in Europa
come le migrazioni, la libertà religiosa, la Domenica e la protezione dell'ambiente.
“Il ministro degli Esteri e i rappresentanti delle Chiese – si legge nel comunicato
- hanno convenuto che in relazione a ciascun tema, devono essere le persone al centro
di tutte le politiche europee” e che “se al momento la ripresa economica è una delle
questioni chiave per l'Unione, anche la crescita economica deve essere al servizio
della persona e deve essere bilanciata da misure sociali”. Il ministro degli Esteri
ha lodato il ruolo delle Chiese volto anche “a portare la voce del popolo a livello
europeo”. Nel corso dell’incontro si è parlato anche della crisi dei rifugiati in
Nord Africa. Le Chiese hanno esortato la presidenza polacca all’Ue ad “insistere affinché
l'Ue fornisca un’accoglienza adeguato a quei pochi rifugiati che raggiungono l'Europa”
e sostenga in particolare “quei rifugiati che sono fuggiti dalla Libia e hanno trovato
rifugio nei Paesi vicini”. Dalla presidenza polacca le Chiese si attendono che l'Ue
faccia “progressi verso un sistema europeo comune di asilo nella seconda metà di quest'anno”.
La speranza è che si arrivi presto a “procedure di asilo eque ed accessibili”. “La
delegazione delle Chiese – conclude il comunicato - ha ringraziato il ministro degli
Esteri per il suo sostegno sul tema della libertà religiosa nel Consiglio europeo
all'inizio di quest'anno e per il suo intervento a favore delle minoranze religiose
quando sono state attaccate in altre regioni del mondo”. Secondo le Chiese europee,
“la libertà religiosa dovrebbe essere una delle questioni da affrontare all'interno
della più grande agenda dei diritti umani” da parte del neo Servizio “External Action”
dell'Unione Europea. (R.P.)