L’arcivescovo Chullikatt all’Onu di New York: i giovani hanno un ruolo cruciale per
il futuro dell’umanità
Un appassionato discorso sul ruolo che i giovani possono svolgere per il futuro dell’umanità:
lo ha pronunciato, ieri alla sede Onu di New York, l’arcivescovo Francis Chullikatt,
intervenendo ad un incontro delle Nazioni Unite sulla gioventù. Parlando all’Assemblea
generale, l’Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu ha ribadito che i bambini
hanno il diritto di crescere in famiglie unite nelle quali regni un’atmosfera di amore
e comprensione. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Ogni giovane
deve avere la possibilità di crescere libero da violenze e discordie”: è quanto sottolineato
dall’arcivescovo Francis Chullikat che, parlando al Palazzo di Vetro, ha messo l’accento
sull’importanza per i giovani di “un ambiente familiare in cui regni un’atmosfera
di gioia, amore e comprensione”. Il presule ha ricordato che la stessa Dichiarazione
Onu per i diritti umani riconosce che la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo
e una donna, va salvaguardata dalla società e dagli Stati. Quindi, ha rimarcato che
molti giovani nutrono il “desiderio di vivere relazioni personali contraddistinte
dalla verità e dalla solidarietà” e vogliono che la propria famiglia “rimanga unita”.
I giovani, ha soggiunto l’Osservatore vaticano, “rappresentano il futuro
dell’umanità". Per questo, ha avvertito, hanno bisogno di una “corretta educazione
che permetta loro di distinguere tra il bene e il male”. Mons. Chullikatt ha quindi
messo l’accento sullo sforzo necessario per eliminare ogni forma di violenza contro
i giovani, riaffermando che i diritti dei bambini e dei ragazzi devono essere garantiti
“in piena conformità con le norme dell’ordine morale naturale”. Ha così osservato
che la “mentalità relativista” che ritiene ugualmente valide tutte le cose “non porta
alla libertà autentica ma piuttosto all’instabilità e alla confusione”. Nel suo intervento,
mons. Chullikatt non ha mancato di rammentare l’ormai imminente Giornata Mondiale
della Gioventù di Madrid. Un'occasione, ha detto, per “celebrare l’importanza della
dimensione spirituale radicata in ogni persona umana”.