Messico: la Carovana “Passi per la Pace”, a difesa degli immigrati, incontra il relatore
dell'Osa
Il relatore dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa), Felipe González Morales,
ha ricevuto ieri pomeriggio la carovana dei migranti "Passi per la Pace" presso l'albergo,
"Hermanos en el camino", a Città Ixtepec. Accompagnato dal sacerdote Alejandro Solalinde
Guerra, rappresentante della Pastorale della mobilità umana dell'episcopato messicano
nel Sud, González Morales - riporta l'agenzia Fides - ha spiegato che lo scopo della
sua visita è quello di verificare la situazione degli immigrati del centro-america,
al fine di elaborare una serie di raccomandazioni al governo federale e locale sulle
politiche migratorie. "Con queste raccomandazioni vogliamo che la polizia possa agire
efficacemente per prevenire la violazione dei diritti umani dei migranti, perché i
giudici possano agire con diligenza e perché le persone come il padre Solalinde possano
svolgere il proprio lavoro in sicurezza" ha detto González Morales. Il relatore ha
espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalle organizzazioni per la difesa
dei diritti umani dei migranti e ha promesso di ascoltare le testimonianze delle vittime
di rapimenti. González Morales ha detto al termine della visita, che oltre a proporre
una serie di raccomandazioni, scriverà un rapporto dettagliato sulla situazione dei
migranti in Messico, nel quale si tratteranno di argomenti come i rapimenti e gli
omicidi dei migranti, la situazione ai posti di blocco , la partecipazione della società
civile, la legge sull'immigrazione. Nel Paese intanto non si fermano gli episodi
di violenza attribuiti agli “scissionisti”, il cartello conosciuto anche con il nome
dei “Caballeros templarios”, in lotta contro gli “Zetas” e contro la decimata “Familia”.
L’ultimo in ordine cronologico riguarda il ritrovamento di 18 cadaveri in una fossa
comune a Juárez, vicino Monterrey, nello Stato nordoccidentale di Nuevo León, dove
appena il mese scorso, ricorda l’agenzia Misna, erano stati scoperti due cimiteri
clandestini con resti umani non ancora identificati, per un totale di 51 corpi. Notizie
di brutalità arrivano anche dallo Stato occidentale di Michoacán, dove sei uomini
sono stati uccisi e quattro feriti in una sparatoria nel centro di Yurécuaro, mentre
altri tre cadaveri con evidenti segni di tortura sono stati trovati nella periferia
della capitale Morelia e sarebbero tutti membri degli "Zetas". (R.B.)