India: tre anni dopo i pogrom in Orissa, i bambini soffrono ancora
La Commissione nazionale per la protezione dei diritti dei bambini (Ncpcr) afferma
che tre anni dopo i pogrom di Kandhamal i bambini continuano a soffrire. Il rapporto
- riferisce l'agenzia AsiaNews - è stato presentato nella capitale dello Stato dell’Orissa.
Subito dopo le violenze interreligiose del 2008 i bambini colpiti dai pogrom cominciarono
ad abbandonare le scuole, e molti di loro cominciarono a lavorare. Insieme con le
loro famiglie si spostarono in altri Stati e distretti. Non c’è stata nessuna protezione,
nessun accesso all’istruzione, nè cura forniti a quei bambini. L’attivista per i diritti
Mahendra Parida ha presentato una relazione a favore dei bambini di Kandhamal, alla
Commissione. Ha anche presentato un database relativo a circa 1500 bambini colpiti
dai pogrom, offerto sia al Ncpcr che al Dipartimento per il benessere delle donne
e dei bambini, che però non hanno preso alcuna iniziativa. Basandosi sulla relazione
investigativa, il Ncpcr ha raccomandato al governo dello Stato di fornire ai bambini
cibo sano e nutriente, acqua potabile sicura, cure mediche, reti antizanzare, posti
in cui giocare e libri di testo gratuiti. Ma nessuna misura è stata presa, ha dichiarato
il presidente della Commissione, Shantha Sinha, e ha aggiunto che lo Stato non ha
considerato seriamente la questione. Il segretario del Dipartimento per il benessere
delle donne e dei bambini, Arti Ahuja, ha assicurato la Commissione che si occuperà
della questione. Ha aggiunto che si stava lavorando per trovare il modo di curare
la riabilitazione dei bambini vittime dei pogrom di Kandhamal e di iscriverli in varie
scuole. L’incontro ha anche messo in luce la mancanza di Centri statali per l’istruzione
fino ai cinque anni di età, l’impiego dei bambini in lavori pericolosi e la povertà
delle infrastrutture scolastiche. (R.P.)