2011-07-27 14:08:41

Il cardinale Scherer: l'ambiguità sull'identità sessuale può compromettere il futuro dell'umanità


“La pretesa di introdursi nell’armonia che Dio ha stabilito tra i sessi e di sottomettere l'identità sessuale all'arbitrio della volontà è una temerarietà, che non promette buoni frutti per il futuro dell'umanità”. Così il cardinale Odilo Scherer, arcivescovo di San Paolo in Brasile è intervenuto sul tema della crescente ambiguità sull'identità sessuale che si sta imponendo nella cultura contemporanea. Nell’articolo “Maschio e femmina li creò”, pubblicato sulla rivista “O São Paulo” e riportato dall’agenzia Zenit, il porporato ha affermato che l’essere umano “non è questa ‘metamorfosi ambulante' che continua a vagare per la vita senza sapere chi è, cosa vuole, per che cosa vive, perché è ciò che è”, ma “deve tener conto di se stesso e vivere in modo responsabile, in base alla sua dignità e alla sua natura”. Per il cardinale Scherer un aspetto importante del vivere secondo natura consiste “nell'assumere la propria identità sessuale”, mentre “nella cultura attuale c'è molta confusione su questo, e la sessualità non è più presa sul serio, come una fatto di natura, ma è ritenuta un fenomeno culturale”. L'identità sessuale sarebbe perciò una questione di scelta modellata dalla cultura e dalla soggettività”, ha scritto il porporato, e la differenziazione sessuale nel corpo umano tra maschio e femmina sarebbe solo un “fatto secondario”, con il conseguente aumento dei comportamenti sessuali poco definiti: “si parla sempre più di omosessuali, bisessuali, transessuali, ed essere eterosessuale, con identità definita di uomo (maschile) e donna (femminile), appare solo come una tra le tante possibilità e opzioni relative all'identità sessuale”. “Non c'è un grande equivoco in questo? Sarà così d'ora in poi? Dove porterà tutto ciò?”, si chiede il cardinale, che spiega poi come “per il pensiero cristiano, la differenziazione sessuale tra uomo e donna deve essere presa pienamente sul serio; la sessualità interessa tutti gli aspetti della persona umana, nella sua unità di anima e corpo”, poiché “riguarda l'affettività, la capacità di amare e di procreare” e, in modo più generale, “riguarda la capacità di creare vincoli sereni di comunione con gli altri”. “Le differenze e le complementarietà fisiche, morali e spirituali sono orientate ai beni della coppia e della famiglia”, scrive l’arcivescovo di San Paolo, e la loro armonia dipende anche “dal modo in cui si vivono la complementarietà tra i sessi e il sostegno reciproci. Non è possibile che la natura abbia sbagliato a modellare l'essere umano come uomo e donna”, sottolinea il cardinale Scherer, “ciò ha un significato ed è necessario scoprirlo e prenderlo sul serio”. Per chi “desidera la verità e cerca di conformare la sua vita al disegno di Dio”, conclude il porporato, resta “l'invito a lasciarsi condurre dalla luce della Parola di Dio e dall'insegnamento della Chiesa anche per quanto riguarda la morale sessuale”. (M.R.)







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