2011-07-27 16:14:42

A Kandahar ucciso il sindaco e un bambino in due diversi attentati


Si continua a morire in Afghanistan. Oggi in due attentati quasi contemporanei a Kandahar, sono rimasti uccisi il sindaco della città e un bambino di 9 anni. Intanto è arrivata a Roma la salma del primo caporal maggiore David Tobini, ucciso lunedì a Bala Murghab: oggi pomeriggio i funerali di Stato. Approvato, intanto, in Senato, il rifinanziamento delle missioni estere. Il punto da Roberta Barbi:RealAudioMP3

Nel mirino dei talebani, che hanno prontamente rivendicato l’attentato, oggi è finito il sindaco di Kandahar, Ghulam Haidar Hameedi, ucciso nel cortile del Municipio mentre stava incontrando alcuni cittadini. Il kamikaze, stavolta, aveva nascosto l’esplosivo sotto al turbante e l’ha attivato dopo essersi avvicinato al sindaco. Quasi nello stesso momento, un ordigno rudimentale è deflagrato al passaggio di un veicolo militare uccidendo almeno 11 persone, tra cui un bambino. Kandahar è considerata la roccaforte degli estremisti, che due settimane fa erano riusciti a uccidere un altro personaggio pubblico: il fratello del presidente Karzai. Ma non è l’unico posto dove si muore, nel Paese: stava effettuando un pattugliamento nell’ovest, il primo caporal maggiore Tobini, quando è stato ucciso due giorni fa. Il C-130 che lo ha riportato a casa è atterrato questa mattina a Ciampino alle 10; ad accogliere il feretro la famiglia e le più alte cariche dello Stato. I funerali, questo pomeriggio alle 18 nella basilica di santa Maria degli Angeli. Intanto il Senato italiano, con 269 sì, 12 no e un astenuto, ha approvato il decreto per il rifinanziamento delle missioni all’estero, rinviando, così, il provvedimento all’esame della Camera.

Riparte il dialogo tra India e Pakistan
India e Pakistan hanno ancora molta strada da percorrere per raggiungere una comunanza di
vedute su temi caldi bilaterali come il terrorismo e il controllo del Khasmir, ma sono intenzionati a percorrerla pazientemente. Lo hanno assicurato oggi a New Delhi i ministri degli Esteri dei due paesi, SM Krishna e Hina Rabbani Khar. Al termine di colloqui svoltisi stamani, i due ministri si sono presentati ai giornalisti assicurando che le relazioni bilaterali sono avviate “sul cammino giusto''. In particolare Krishna ha detto, citando un comunicato congiunto, che i colloqui si sono tenuti ''in una atmosfera sincera, cordiale e costruttiva''. Inoltre, ha aggiunto, ''siamo d'accordo che il terrorismo pone una minaccia permanente alla pace e alla sicurezza'' e che sia necessario ''un impegno fermo e autentico per combattere ed eliminare questo flagello in tutte le sue forme e manifestazioni''. Per quanto riguarda la spinosa questione del Jammu e Kashmir, i ministri hanno convenuto sulla ''necessità di discussioni continue con modalità mirate a risultati e rivolte al futuro, con la prospettiva di trovare una soluzione pacifica attraverso la riduzione delle divergenze e la costruzione di convergenze''. Da parte sua il ministro Khar ha sottolineato la necessità di ''fare sforzi per ridurre queste divergenze'', convinto che con tutta evidenza si sta aprendo ''una nuova era nella cooperazione bilaterale''. ''Una nuova generazione di indiani e pachistani - ha aggiunto parlando a braccio - vedrà relazioni che saranno, io lo spero, molto diverse da quelle conosciute nei due decenni precedenti''. Il dialogo fra i due paesi, evidenzia il comunicato congiunto, continuerà a vari livelli nei prossimi mesi ed i ministri Krishna e Khar torneranno ad incontrarsi ad Islamabad nella prima metà del 2012. Dopo la serie di attentati che hanno sconvolto Mumbai nel novembre 2008, le relazioni fra New Delhi ed Islamabad si sono fortemente deteriorate, anche perchè il commando che ha causato in quella occasione quasi 170 morti era composto da militanti pachistani.

Cina
Una trentina di civili e una decina di agenti di polizia sono rimasti feriti ad Anshun, nel sudovest della Cina, negli scontri che si sono scatenati in seguito alla morte di un venditore ambulante disabile. Alcuni cittadini, infatti, accusano i funzionari governativi di aver selvaggiamente picchiato l’uomo fino a provocarne la morte.

Libano
Il governo libanese ha condannato con forza l’attacco al contingente francese della missione Unifil nel Paese, che ieri ha causato il ferimento di cinque militari. Il primo ministro Najib Mikati ha promosso l’apertura di un’inchiesta sull’attentato e ha convocato l’ambasciatore francese per manifestargli la propria vicinanza.

Siria
Quattro persone sarebbero morte e una trentina sarebbero i feriti, tra cui un ragazzino di 11 anni, in un’operazione condotta all’alba dalle forze di sicurezza nella zona di Kanaker, nella provincia di Damasco. Diverse proteste antigovernative anche nella notte, che hanno portato a un’altra massiccia ondata di arresti.

Libia
Il leader libico Gheddafi è intervenuto ieri in una manifestazione in sostegno del suo governo a Hums, a est di Tripoli, annunciando l’intenzione di “liberare Misurata dagli oppressori”, cioè i ribelli, accusati dal colonnello di aver messo “a ferro e fuoco la terza città del Paese”. Secondo il giornale britannico Telegraph, invece, si farebbe strada l’ipotesi di un governo libico a cinque membri, frutto di un accordo con il Consiglio degli insorti. Intanto l’Acnur lancia l’allarme sulla situazione dei campi profughi in Tunisia nei quali continuano ad arrivare rifugiati dalla Libia. Londra, infine, ha deciso di espellere dal Paese tutto lo staff dell’ambasciata libica in quanto non più rappresentativo del Paese e annuncia il prossimo riconoscimento del Consiglio degli insorti.

Algeria
Un kamikaze sulla trentina si è fatto esplodere ieri pomeriggio nel centro della città di Bouhamza. L’uomo era stato notato dalla polizia per il suo aggirarsi con fare circospetto e dopo essere stato braccato dagli agenti si è fatto esplodere. La deflagrazione non ha causato vittime perché le forze dell’ordine avevano provveduto a isolare la zona.

Marocco
Il re Mohammed IV ha proclamato oggi tre giornate di lutto nazionale in seguito al grave incidente aereo di ieri, quando un aereo militare è precipitato causando la morte di 80 persone. Sono in corso gli accertamenti sulla dinamica di quello che è il peggiore disastro aereo mai avvenuto nel Paese.

Usa – al Qaeda
Il Dipartimento di Stato americano raccomanda di tenere alto il livello d’allerta: al Qaeda potrebbe colpire gli interessi degli Usa anche all’estero, in Europa, Asia, Africa e Medio Oriente. Le azioni possibili sono omicidi, attentati esplosivi, e sequestri e nel mirino ci sarebbero obiettivi quali hotel, ristoranti, uffici ma anche scuole.

Perù
È previsto per oggi l’insediamento del nuovo formato da Hollanta Humala, il nuovo premier uscito dalle urne elettorali alle elezioni del giugno scorso. Nella squadra anche una donna di origine africana, alla guida del dicastero della Cultura. Humala, che viene dalla sinistra nazionale, ha assicurato che lavorerà per la stabilità economica e l’inclusione sociale.

Serbia – Kosovo
Sale la tensione al confine del nord tra Serbia e Kosovo, dove entrambi i Paesi hanno rafforzato i presidi di polizia e dove sono scaturiti scontri con la popolazione che hanno causato diversi feriti. Le ragioni della tensione vanno ricercati nell’embargo alle merci imposto da Belgrado a Pristina, dal momento che la Serbia non riconosce l’indipendenza del Kosovo, al quale quest’ultimo ha risposto con un altro embargo. L’Unione europea invita alla calma, mentre la Nato incrementa la sorveglianza sui confini.

Ucraina
Due corpi senza vita e un sopravvissuto sono stati estratti oggi dalle macerie del crollo avvenuto due giorni fa in una miniera di carbone in Ucraina, nella regione di Donetsk, nell’est del Paese. Sale quindi a tre il bilancio delle vittime dell’incidente avvenuto di notte, a 520 metri di profondità mentre sul posto erano al lavoro circa 96 persone. Le miniere ucraine risultano essere tra le più pericolose del mondo.

Grecia
Un gruppo di ispettori dell'Ue e del Fmi arriveranno oggi ad Atene per verificare i progressi nell'attuazione del piano di austerity varato dal governo, che si è impegnato a portare a termine tutta una serie di privatizzazioni di società pubbliche, per un valore complessivo di 50 miliardi di euro entro il 2015: tutte misure messe in atto per il superamento della crisi.

Le pagelle dell’Istat sulla gestione dei rifiuti da parte delle regioni italiane
Aumenta la raccolta differenziata in Italia. Lo rileva l’Istat nel rapporto sugli indicatori ambientali urbani, che individua Pordenone come la città più virtuosa. Proprio sulla differenziata, si avvicina l’intesa tra il ministero dell’Ambiente, il Comune e la Provincia di Napoli e la Regione Campania, dopo che il governo è stato battuto ieri su un ordine del giorno che impegna l’Esecutivo a consentire il trasporto della spazzatura del capoluogo partenopeo in tutte le regioni italiane, specialmente quelle del nord. Secondo l’Istat crescono anche l'utilizzo di pannelli fotovoltaici installati su edifici comunali e il consumo di gas, mentre calano l’inquinamento atmosferico e il consumo di acqua. Il servizio è di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

Migliora, seppur lievemente, l’attenzione degli italiani nei confronti dell’ambiente. L’Istat fotografa la situazione relativa al 2010, anno in cui la raccolta dei rifiuti solidi urbani è aumentata dello 0,9%, e la quota percentuale della raccolta differenziata sul totale rifiuti si è attestata attesta al 31,7%, +1,4% rispetto al 2009. A Napoli la differenziata non supera il 18%, bassa la quota anche nel resto della Campania con l’eccezione di Salerno, Avellino, Caserta e Benevento. Fanalino di coda a tre capoluoghi siciliani e cioè Messina, Siracusa ed Enna. I più virtuosi invece sono Pordenone, Novara e Carbonia, in Sardegna. Nel comune friulano in particolare il tasso di raccolta di differenziata è stimato al 78,6%. Un risultato frutto dell’impegno dell’amministrazione e dei cittadini, come spiega l’assessore all’ambiente di Pordenone Nicola Conficoni.

R. - Sicuramente ci sono state delle difficoltà. Abbiamo accompagnato questo cambiamento della modalità di raccolta con l’effettuazione di numerose assemblee pubbliche, che sono state molto partecipate. Durante queste assemblee abbiamo spiegato le ragioni che ci portavano a chiedere sostanzialmente un cambiamento di abitudini consolidate e i cittadini hanno compreso come sia economicamente ed “ambientalmente” vantaggioso praticare una corretta raccolta differenziata. L’esempio che noi abbiamo dato - nel giro di tre anni siamo passati da una raccolta differenziata dal 30 al 78 per cento – è un esempio positivo di come anche in poco tempo le cose possono cambiare, possono migliorare significativamente.(ap) (Panoramica internazionale a cura di Roberta Barbi)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 208







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