Nessun accordo sul debito Usa: appello di Obama alla nazione
È ancora stallo nelle trattative sulla ristrutturazione del debito statunitense. Il
presidente Obama ha lanciato un appello alla nazione chiedendo di fare pressione sul
Congresso perché si arrivi ad un accordo con i repubblicani. Dura la replica dello
speaker della Camera, John Boehner, che respinge ogni ipotesi di compromesso. Il servizio
di Stefano Leszczynski:
Il tetto
del debito va aumentato. Non agire causerebbe gravi danni all'economia. Il presidente
Barack Obama si è rivolto direttamente alla nazione per chiedere agli americani di
fare pressione sul Congresso affinché sia raggiunto un compromesso sul piano di riduzione
del deficit e del debito. A rischio ci sono posti di lavoro – ha ammonito Obama -
e senza una soluzione si ''rischia una profonda crisi economica ''. L’inquilino della
casa Bianca è fiducioso, un compromesso si raggiungerà. Lo speaker della Camera, il
repubblicano John Boehner, risponde, tuttavia, con un 'no' secco alle richieste del
presidente e insiste su una manovra fatta di tagli alla spesa sociale. Il presidente
Obama nel suo discorso non si è limitato a ricordare le cifre dell’immenso debito
pubblico americano, che ammonta a 14.300 miliardi di dollari, ma ha puntato il dito
anche contro chi lo ha provocato: la precedente amministrazione repubblicana che con
due guerre a proprio carico ha lasciato già nel 2000 un deficit di mille miliardi.
Ora, se non verrà alzato il tetto del debito, il 2 agosto l'America non sarà più in
grado di onorare i suoi obblighi: con i pensionati, i dipendenti pubblici, i creditori
nazionali e stranieri.
Marocco Un aereo da trasporto militare
C-130 marocchino, con a bordo 70 persone, è precipitato in Marocco. Un primo bilancio
parla di almeno 20 morti accertati. Secondo un responsabile del ministero dell'Interno
l’aereo si è schiantato contro una montagna a Guelmin a causa delle avverse condizioni
meteo.
Yemen, ancora combattimenti tra esercito e milizie di al-Qaeda Nello
Yemen nancora combattimenti tra le forze governative e guerriglieri di al-Qaeda. Ieri
17 terroristi sono stati uccisi in scontri a fuoco avvenuti nella provincia di Abyen,
nello Yemen meridionale. Da due mesi proseguono gli scontri nella zona tra l'esercito
e al-Qaeda, che ha proclamato la nascita di un 'emirato islamico' a Zinjibar. Sempre
nella provincia di Abyen, alcune tribù hanno annunciato la liberazione della città
di Loder dai militanti di al-Qaeda che l’avevano occupata nel mese di maggio. In questi
mesi migliaia gli abitanti di Loder sono stati costretti ad abbandonare la città per
la presenza dei terroristi.
Egitto In Egitto almeno 32 persone sono
rimaste ferite in scontri scoppiati questa mattina fra circa 2.000 manifestanti in
sciopero a Ismailiya, sulla riva occidentale del Canale di Suez, e forze della polizia
militare. I manifestanti, che stanno scioperando per avere un aumento salariale, si
sono scontrati con la polizia militare, che li ha bloccati mentre cercavano di avvicinarsi
ad una grande base militare della zona.
Libia Il ministro degli esteri
della Gran Bretagna, William Hague, ha detto che il leader libico Muammar Gheddafi
può restare in Libia se accetterà di lasciare il potere. La posizione britannica,
secondo diversi osservatori, è un significativo cambio di direzione rispetto a quanto
sostenuto finora ed è un tentativo di rompere lo stallo in cui si trova da settimane
il conflitto con gli insorti.
Afghanistan: domani in Italia la salma di
David Tobini Nuova offensiva dei talebani in Afghanistan. Questa mattina quattro
persone, fra cui due soldati afghani e due civili, sono rimasti feriti in un attacco
contro la base aerea di Jalalabad, nella parte orientale del Paese. Domani, invece,
giungerà in Italia la salma del caporal maggiore dei paracadutisti, David Tobini,
rimasto ucciso in Afghanistan durante un conflitto a fuoco con un gruppo di ribelli
talebani. Nello scontro, sono rimasti feriti anche altri due militari, uno dei quali
in gravi condizioni. Tobini, 28 anni di Roma, è la 41.ma vittima italiana, caduta
in Afghanistan dall’inizio della missione Isaf nel Paese asiatico. In Italia, intanto,
è in corso il dibattito politico sul rifinanziamento delle missioni all’estero.
Pakistan In
Pakistan due milioni di persone vivono in aree a rischio di inondazioni a causa dei
ritardi nella ricostruzione dopo le alluvioni di un anno fa che hanno provocato oltre
1700 vittime. E’ l’allarme lanciato dall’Onu ieri ad Islamabad. Secondo alcune fonti,
sarebbero ancora 800 mila gli sfollati nel Paese.
Corea del Nord Secondo
fonti di stampa sud coreane, la Corea del Nord starebbe preparando manovre militari
nel mar Giallo. Le operazioni dovrebbero riguardare l’aviazione, la marina e l’esercito.
Irlanda
del Nord, operazione anti-terrorismo La polizia dell’Irlanda del Nord ha arrestato
cinque persone sospettate per l’omicidio di un giovane poliziotto cattolico avvenuto
lo scorso aprile, azione attribuita ad un gruppo dissidente dell’Ira. I sospetti,
di età compresa tra i 25 e i 45 anni, sono stati fermati nell’ambito di una vasta
operazione di polizia che ha visto l’impiego di oltre 200 agenti in diverse località
dell’Irlanda del nord.
Congo, epidemia Le Nazioni Unite hanno lanciato
l’allarme per l’epidemia di rosolia che ha colpito la Repubblica Democratica del Congo.
Sono 1.145 i bambini morti da gennaio scorso. Altri tre milioni sono stati vaccinati.
(Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 207