2011-07-26 08:18:48

Debito Usa: dopo il mancato accordo Obama lancia un appello alla nazione


È ancora stallo nelle trattative sulla ristrutturazione del debito statunitense. Il presidente Obama ha lanciato un appello alla nazione chiedendo di fare pressione sul Congresso perché si arrivi ad un accordo con i repubblicani. Dura la replica dello speaker della Camera, John Boehner, che respinge ogni ipotesi di compromesso. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

Il tetto del debito va aumentato. Non agire causerebbe gravi danni all'economia. Il presidente Barack Obama si è rivolto direttamente alla nazione per chiedere agli americani di fare pressione sul Congresso affinché sia raggiunto un compromesso sul piano di riduzione del deficit e del debito. A rischio ci sono posti di lavoro – ha ammonito Obama - e senza una soluzione si ''rischia una profonda crisi economica ''. L’inquilino della casa Bianca è fiducioso, un compromesso si raggiungerà. Lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, risponde, tuttavia, con un 'no' secco alle richieste del presidente e insiste su una manovra fatta di tagli alla spesa sociale. Il presidente Obama nel suo discorso non si è limitato a ricordare le cifre dell’immenso debito pubblico americano, che ammonta a 14.300 miliardi di dollari, ma ha puntato il dito anche contro chi lo ha provocato: la precedente amministrazione repubblicana che con due guerre a proprio carico ha lasciato già nel 2000 un deficit di mille miliardi. Ora, se non verrà alzato il tetto del debito, il 2 agosto l'America non sarà più in grado di onorare i suoi obblighi: con i pensionati, i dipendenti pubblici, i creditori nazionali e stranieri.







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