Cile: l’arcivescovo di Santiago promuove il dialogo per migliorare l’istruzione pubblica
nel Paese
"Sostengo la richiesta di dialogo. I problemi che dobbiamo risolvere è molto meglio
metterli sul tavolo, meglio parlare che affrontare la questione con metodi violenti.
La violenza non porta mai a nulla”. Queste le parole di mons. Riccardo Ezzati, arcivescovo
di Santiago del Cile dopo l’incontro con i manifestanti che avevano occupato la cattedrale
di Santiago per protestare sullo stato della pubblica istruzione in Cile. "Sono molto
preoccupato per un gruppo di giovani che sono in sciopero della fame ed anche per
la denuncia fatta dai genitori che riguarda 150 giovani che sono stati aggrediti durante
le dimostrazioni”, ha affermato l’arcivescovo all’agenzia Fides: “credo che la società
abbia tutto il diritto di vivere in pace, di parlare chiaramente e di cercare il dialogo
per risolvere i nostri problemi". Domenica scorsa un gruppo di studenti ha manifestato
con dei cartelli davanti alla cattedrale di Santiago chiedendo la partecipazione diretta
della Chiesa cattolica al dibattito sull’istruzione pubblica, mentre all’interno si
celebrava la Messa per i 450 anni dell’arcidiocesi. I vescovi del Cile avevano pubblicato
il giorno precedente una nota in cui invitavano tutta la comunità alla responsabilità
per il sistema educativo del Paese. (M.R.)