Libia: nuovi raid aerei Nato su Tripoli. Gheddafi: "un complotto colonialista"
Nuovi raid aerei della Nato hanno scosso ieri la capitale libica Tripoli, mentre il
colonnello Gheddafi è tornato a parlare e in un messaggio audio, definendo “un complotto
coloniale” gli attacchi contro il suo Paese. Intanto anche sul campo la situazione
si fa sempre più incandescente. I ribelli hanno respinto un nuovo attacco delle forze
lealiste di Muammar Gheddafi contro la città di Gualish, 50 chilometri a sud di Tripoli.
La cittadina era stata strappata all'esercito del Colonnello all'inizio del mese.
E si continua a discutere dell’uscita di scena di Gheddafi dalla Libia, con
diverse soluzioni possibili: il suo trasferimento all’estero, il passaggio di poteri
restando nel Paese. E' rimasta, invece, lettera morta il mandato di cattura emesso
nei suoi confronti dal Tribunale penale internazionale. Perché non è stato dato seguito
all’iter attivato dal procuratore, Luis Moreno Ocampo? Salvatore Sabatino lo ha chiesto
a Vincenzo Buonomo, docente di Diritto internazionale all’Università Lateranense: