Malawi. L’arcivescovo di Blantyre: il governo prenda l’iniziativa del dialogo
“Servono capacità di ascolto e dialogo, e il governo deve prendere l’iniziativa”:
monsignor Tarcisius Gervazio Ziyaye, arcivescovo di Blantyre, la capitale economica
del Malawi, parla con la Misna dopo aver visto negozi saccheggiati e case in fiamme.
“Come vescovi – dice monsignor Ziyaye – sottolineiamo che la pace deve prevalere su
ogni divisione, per il bene del paese”. Sono trascorse poche ore da quando la Conferenza
episcopale del Malawi ha rivolto un appello a chi, in vario modo, è stato responsabile
delle violenze di mercoledì e giovedì. “Fermate ogni forma di violenza e saccheggio”
è stato detto ai dimostranti, “ascoltate con attenzione e onestà le richieste del
popolo” è stato chiesto al governo. Sono le stesse parole che ripete l’arcivescovo
di Blantyre, una delle città dove i cortei sono degenerati in saccheggi e scontri
con la polizia che hanno provocato vittime e feriti. Il “dialogo”, chiesto dalle organizzazioni
della società civile e ipotizzato ora anche dal presidente Bingu wa Mutharika, appare
l’unica soluzione perché i problemi da affrontare sono tanti. Ci sono le difficoltà
economiche alimentate dalla sospensione degli aiuti finanziari della Gran Bretagna
e c’è il nodo della libertà, emerso a febbraio con l’arresto dei professori universitari
accusati di aver tenuto lezioni sulle “rivoluzioni arabe”. Ma il dialogo, suggerisce
monsignor Ziyaye, è anche forma mentale, categoria dell’anima. I vescovi lo hanno
scritto in una lettera pastorale pubblicata a ottobre, nella quale si denunciavano
i rischi di “un eccesso di fiducia in se stesso” del governo e si metteva in guardia
da “cambiamenti introdotti senza ascoltare le legittime aspirazioni del popolo”. Secondo
diverse fonti della Misna, nell’esecutivo quel documento ha alimentato perplessità
e malumori. Monsignor Ziyaye nega che i rapporti tra la Chiesa e il governo siano
“tesi” ma allo stesso tempo ricorda come una richiesta dei vescovi di incontrare il
presidente resti insoddisfatta ormai da mesi.