2011-07-23 14:45:30

Incontro a Roma sulla "primavera araba": l'intervento di mons. Paglia


La rivoluzione araba, che ha sconvolto in questi mesi alcuni dei principali Paesi del Nord Africa, rischia di lasciare il posto alla depressione economica, all’emergenza sociale e all’instabilità geopolitica. E’ stato questo il tema dell’incontro “Rivoluzioni in corso: primavera araba o inverno meditarreneo?” che si è svolto giovedì scorso a Roma. Tra i relatori, mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia che, al microfono di Irene Pugliese, spiega quanto sia importante mantenere alta l’attenzione su quanto sta avvenendo nel Mediterraneo.RealAudioMP3

R. - Nel Mediterraneo si sta giocando una grande partita, non solo europea, africana e anche asiatica, ma - direi - planetaria, compresa una nuova strategia che gli Stati Uniti devono prendere in considerazione. Quello che a me pare importante è che improvvisamente, senza che nessuno se ne sia accorto, da quelle piazze, senza più paura, senza più violenza è nata una grande domanda: certo, la primavera è sembrata spontanea, ci chiediamo come continuerà e non c’è dubbio che qualora l’Occidente, l’Europa, gli Stati Uniti e altri, alleggerissero o fossero distanti da quanto sta accadendo, l’inverno è assicurato.

D. - Quale deve essere quindi il giusto atteggiamento dell’Occidente verso la situazione Nordafricana?

R. - C’è bisogno di un rinnovamento anche spirituale. Io credo che cogliere quello che è accaduto chiede non solo un’analisi politica, economica, ma c’è bisogno anche di un’analisi che colga le profondità di quello che sta accadendo: l’anelito religioso, l’anelito umanistico, l’anelito alla libertà… Da cristiano devo dire che queste domande sono profondamente umane, sono quella scintilla che Dio ha posto in tutte le culture, in tutti i Paesi ovunque l’uomo voglia vivere davvero come figlio di Dio e pienamente degno di questa realtà.

D. - Quanto può servire agli altri popoli capire fino in fondo quello che è successo e che ancora sta succedendo nel Mediterraneo?

R. - Credo che capire quanto sta accadendo porti un frutto nuovo, prezioso per l’intera umanità. Non è un caso che le tre grandi religioni universalistiche siano nate tutte nel Mediterraneo: non è forse una grande responsabilità da cogliere e da capire per il nuovo millennio? (ma)







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