Repubblica Ceca: critiche della Chiesa alla riforma sanitaria
Migliorare la riforma sanitaria allo studio: lo ha chiesto il Consiglio di bioetica
della Conferenza episcopale ceca, come ha riferito ieri l’agenzia di stampa cattolica
austriaca Kathpress ripresa dal Sir. Il Consiglio ha criticato in particolare alcuni
passaggi del progetto di legge che prevedono aperture nell’ambito della medicina riproduttiva.
Mons. Vojtech Cirkle ha deplorato l’annuncio del governo sulla riforma che verrà varata
interamente, ossia anche per la parte contestata dalla Chiesa cattolica ceca. Per
contro, mons. Cirkle ha valutato positivamente il depennamento di norme “che avrebbero
liberalizzato ulteriormente l’interruzione di gravidanza”. Per il Consiglio di bioetica,
il progetto di riforma sanitaria con le sue eventuali aperture sulla riproduzione
assistita, solleva “una serie di problemi etici”, soprattutto per un eventuale “turismo
riproduttivo” proveniente dai “Paesi vicini in cui non è ammessa la donazione di cellule
staminali”. “Violando la dignità dell’embrione umano”, fa presente il vescovo, il
progetto di legge non prevede limitazioni nel numero di embrioni e di cellule staminali
utilizzate, consentendo “che con l’inseminazione artificiale venga terminata la vita
di un numero di embrioni umani superiori a quello dei bambini che nascerebbero vivi”.
A livello concreto, i vescovi hanno chiesto una “discussione responsabile” sulle questioni
di bioetica.