Il cardinale Rouco Varela: le Gmg hanno fatto nascere una nuova generazione di giovani
cattolici
I giovani cattolici di tutto il mondo si stanno preparando ad incontrare il Papa a
Madrid per la Giornata mondiale della gioventù. Prima di arrivare all’incontro, i
ragazzi del Cammino neocatecumenale che verranno dai diversi continenti, annunceranno
il Vangelo nelle città dell’Europa invitando la gente a partecipare all’appuntamento.
Daniel Calabuig, giovane spagnolo di 26 anni, di Valencia, ha partecipato a
diverse Giornate mondiali della Gioventù e andrà anche quest’anno. Debora Donnini
gli ha chiesto quale significato abbiano avuto questi momenti nella sua vita:
R. – Quello
che mi aiuta sempre nella mia vita è la parola del Papa. Lui dice sempre una parola
di incoraggiamento ai giovani: “Voi siete la speranza della Chiesa”. Per me significa
sentire l’amore nella mia vita ed è quanto accade anche nelle Giornate mondiali della
gioventù. Io sono il primo di dieci fratelli ed è una grazia che partecipo per la
prima volta con altri sette fratelli alla Giornata mondiale della gioventù, non mettendo
al primo posto i soldi, ma vedendo l’amore dei nostri genitori verso di noi, che hanno
fatto dei sacrifici per farci partecipare a questo evento.
D. – Tu e
le persone con cui andrai alla Giornata mondiale della gioventù e la diocesi di Valencia
come vi state preparando?
R. – Stiamo facendo vari incontri, preghiamo
insieme i Vespri, ascoltiamo e meditiamo la Parola e c'interroghiamo sulla nostra
vocazione e poi c'è l’adorazione al Santissimo. La diocesi di Valencia sta preparando
l’accoglienza: arriveranno più o meno ottomila giovani e l’arcivescovo della città
celebrerà una Messa. Le famiglie valenciane apriranno le loro porte per accogliere
queste persone che verranno dall’India, dall’Africa, per poi partire tutti assieme
per Madrid.
D. – Prima di arrivare a Madrid avrete anche un momento
di annuncio del Vangelo...
R. – I primi giorni non andremo subito a
Madrid, ma ad Avila per annunciare nelle strade e nelle piazze il Vangelo ai giovani.
Questo può essere una testimonianza concreta: vedere che anche qui in Spagna ci sono
giovani cattolici che mostrano che quello che ha fatto Dio, che ha fatto la Chiesa
per noi nella nostra vita, e che è possibile lo facciano anche a tutti gli altri se
aprono il loro cuore. Noi siamo molto grati che venga il Papa a Madrid a trovarci.
(ap)
Ma quali speranze nutre la Chiesa per questa Giornata mondiale della
gioventù? Rafael Alvarez Taberner lo ha chiesto al cardinale Antonio María
Rouco Varela, arcivescovo di Madrid:
R. - Que
la Jornada sea de nuevo un momento... Auspico che la Giornata sia un momento
molto profondo di conversione dei giovani a Cristo. Lo scopo di queste Giornate mondiali
è proprio quello di rivitalizzare i giovani perché la loro fede abbia solide basi
nell’incontro autentico con il Signore. Sono giorni densi di esperienza di fede e
di comunione ecclesiale. Certo, oggi i giovani devono affrontare, soprattutto in Occidente,
i problemi di una società caratterizzata da un laicismo distruttivo e da un relativismo
morale e religioso molto forte. Di fronte a questa situazione, queste Giornate sono
davvero un importante strumento di apostolato ed evangelizzazione dei giovani e io
credo che questi appuntamenti, promossi da Giovanni Paolo II 25 anni fa, abbiano davvero
fatto nascere una nuova generazione di giovani cattolici. (ap)