2011-07-22 17:51:24

G8 di Genova: ecco perché c'erano i cattolici


RealAudioMP3 'Noi cattolici volevamo essere presenti, ma sapevamo che le manifestazioni sarebbero state strumentalizzate dai più violenti. Per questo, con un po' di anticipo, organizzammo a Genova una sorta di G8 cattolico per dire la nostra sui temi della globalizzazione. Sapevamo che durante i cortei successivi non avremmo avuto la possibilità di far emergere il nostro pensiero in termini dialogici e culturali'. Lo ricorda il vescovo Domenico Sigalini, assistente generale dell'Azione Cattolica italiana a dieci anni dai tragici giorni del G8 di Genova. 'I cattolici che scesero in piazza nel luglio 2001 furono un po' imprudenti' prosegue il presule. 'Io, avendo vissuto il '68 a Milano, conoscevo il rischio di certe manifestazioni che sono spesso controllate dai più violenti. Ecco perché noi dal punto di vista culturale volevamo che il cristianesimo non fosse assente da questa ricerca di giustizia globale, ma volevamo anche distinguerci da certi metodi'. 'Comunque - conclude mons. Sigalini - va ribadito che i cristani debbono essere dentro - in termini pacifici - a tutte le realtà che salvaguardano il creato e s'impegnano per la pace e l'equità sociale'. 'Il movimento no-global del 2001 era molto articolato e pieno di contraddizioni - spiega l'economista Riccardo Moro - ma aveva dentro di sé fermenti politici molto interessanti che continuano anche oggi, mentre la spinta violenta si è esaurita con la tragica morte di Carlo Giuliani'. Il prof. Moro fu il coordinatore di Sentinelle del mattino, la rete dell’associazionismo cattolico italiano che condivise un impegno culturale, educativo e di azione comune, sui temi della globalizzazione, proprio a partire dal G8 di Genova. 'In quell'occasione - spiega - i cattolici diedero un contributo di qualità elaborando, assieme agli altri, proposte autorevoli- come la cancellazione del debito dei Paesi poveri, l'abolizione dei paradisi fiscali, la creazione della Tobin Tax - che sono ancora oggi di grande attualità'. 'Credo sia inutile - conclude Moro - accusare i cattolici di ingenuità in quell'occasione. Sbagliò chi alzò i toni e cercò la violenza, ma ci furono colpe ancora più gravi da parte delle forze dell'ordine che colpirono indiscriminatamente i manifestanti provocando il caos'. (di Fabio Colagrande)







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