2011-07-21 14:11:39

India: continuano le discriminazioni contro i cristiani dell'Orissa


Nessun sussidio alle giovani vedove, diritti di proprietà revocati, intimidazioni: i cristiani del Kandhamal, epicentro dei pogrom in Orissa del 2008, continuano a subire angherie d’ogni tipo, ora anche dalle autorità del distretto. Mithun Digal, cristiano del villaggio di Beladadi, non può registrarsi all’ufficio di collocamento del distretto di Kandhamal, perché l’ufficio competente della stazione di polizia di G. Udayagiri gli nega i certificati di residenza, casta e reddito. Il motivo addotto - riferisce l'agenzia AsiaNews - è che suo padre non possiede un regolare patta land (diritto di proprietà). In realtà, dopo le violenze anti cristiane del 2008, l’ufficio non ha più accettato l’affitto per le loro terre dal padre di Mithum. Nel villaggio di Bankingia, completamente distrutto durante i pogrom, la comunità cattolica ha bloccato i lavori per la costruzione di una chiesa a causa delle continue minacce di un gruppo di fanatici indù. “Questo – spiega fratel K J Markose, avvocato – nonostante siano in possesso del patta land”. Snehalata Behera, 16 anni, è diventata vedova circa quattro mesi fa. Ma le autorità del villaggio di Bankingia – dove vive – le negano la pensione per le vedove e le 10mila rupie (circa 158 euro) di sussidio, perché non possiede la tessera Bpl (Below Poverty Line). “Snehalata e sua suocera – racconta fratel Markose, anche attivista per i diritti umani – sono andate almeno tre volte all'Ufficio di previdenza, ma nessuno le ha prestato attenzione”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.