Violenze e attacchi ai cristiani nel sud Kordofan: la denuncia dell'Acs
I bombardamenti continuano nella regione di frontiera tra Sudan e Sud Sudan, il Kordofan
e la situazione minaccia la pace della Nazione più giovane del mondo. Il direttore
dell’associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) in
Gran Bretagna, Neville Kyrke-Smith, chiede una risposta ai drammatici rapporti sulla
situazione di migliaia di civili che vengono attaccati in questa zona, con atti di
violenza che troppo spesso prendono di mira anche le chiese. Secondo le cifre dell’Onu
inoltre più di 70 mila persone sono fuggite dalle proprie case come conseguenza di
lotte e scontri tra fazioni rivali e decine di migliaia di civili si nascondono sulle
montagne per sfuggire ai bombardamenti, l’ultimo dei quali risale a 2 giorni fa.
“Molti Nuba – spiega Kyrke-Smith - sono cristiani e questi attacchi specifici alle
chiese interesseranno entrambe le nazioni il Sudan e il Sud Sudan”. La sua denuncia
– riferisce l’agenzia Zenit - arriva dopo le domande poste al Parlamento del Regno
Unito, da Lord Alton di Liverpool sulle misure che il Governo britannico sta prendendo
per assicurare la protezione e l’assistenza umanitaria alle persone schiacciate nella
morsa della lotta nelle regioni di frontiera contese. Kyrke-Smith ha confessato che
ciò che si teme è il ritorno ad un conflitto in cui cristiani e altre minoranze religiose
erano presi come obiettivi dal governo islamico del nord durante la terribile guerra
civile. Quindi l’appello alla comunità internazionale perché porti entrambe le parti
al tavolo dei negoziati quanto prima per poter conseguire una pace duratura. (C.S.)