Malaysia: la soddisfazione di mons. Pakiam dopo l'incontro del Papa con il premier
Razak
“La voce della moderazione – il Premier Najib Razak – ha incontrato la voce della
pace, della giustizia, dei diritti umani, della fede nella ragionevolezza, che è il
Santo Padre Benedetto XVI. Sono molto felice per questo incontro e per i suoi esiti,
e spero che possa portare frutti abbondanti. Auspico che possa avere una vasta eco
e riflessi positivi anche nel nostro Paese”: con queste parole mons. Murphy Pakiam,
arcivescovo di Kuala Lumpur, ha commentato all’agenzia Fides l’incontro di ieri fra
il Papa e il Primo Ministro della Malaysia, al termine del quale la Santa Sede e la
repubblica di Malaysia hanno annunciato l’allaccio delle relazioni diplomatiche L’arcivescovo,
che ha partecipato all’incontro ed è stato uno dei mediatori che ha permesso il compimento
dello storico passo, ha rimarcato la cordialità del clima fra la delegazione vaticana
e quella malaysiana, ricordando che il Premier ha presentato il suo piano per un “Movimento
globale dei moderati”. Per quanto riguarda la Chiesa locale, essa “guarda con speranza
e fiducia al futuro” ha detto l’arcivescovo, confidando in un continuo miglioramento
nei rapporti istituzionali. Fra le necessità e le richieste della comunità cristiana
all’esecutivo, nota mons. Pakiam, “vi è l’istituzione di un Consiglio Interreligioso
(progetto avviato in passato); l’istituzione di un ministero per i non musulmani;
l’esame della questione dell’istruzione e delle scuole cattoliche che, con l’andare
degli anni, sono state nazionalizzate di fatto dal governo, che ne ha assunto il controllo:
la Chiesa chiede di poter tornare ad essere protagonista della formazione dei giovani
e di poter spendere le sue energie nel campo dell’istruzione di qualità”. Le speranze
e le attese della comunità cattolica in Malaysia sono molte e le reazioni sono state
molto positive anche se i problemi scottanti restano: la questione dell’uso del termine
“Allah” per i non musulmani (è in atto una battaglia legale); la tutela dei diritti
umani e della libertà religiosa di tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione;
la presenza di corti islamiche e di correnti integraliste di pensiero e di giurisprudenza
islamica, che tendono a controllare e imporre limitazioni alla vita di tutta la popolazione
malaysiana. (R.P.)