Indonesia: eruzione del vulcano a Sulawesi, a migliaia si rifugiano nelle parrocchie
cristiane
Le Chiese cristiane di Mando e dell’isola di Sulawesi (detta anche Celebes) si sono
mobilitate con prontezza per aiutare i numerosi sfollati, colpiti nei giorni scorsi
dall’eruzione del vulcano del monte Lokon a Tomohon, nel Nord di Sulawesi. Secondo
informazioni riferite all'agenzia Fides dalla Chiesa cattolica locale, sono oltre
5.000 i rifugiati attualmente ospitati nelle scuole cristiane e nelle sale parrocchiali
a Tomohon e a Manado. Altri sfollati si trovano in istituti e palazzi pubblici, come
l’Università di Manado. I volontari cristiani si stanno occupando con fervore della
distribuzione del cibo e dell’assistenza che continua in quanto il livello di allerta
resta alto. Nelle scuole cristiane è stato attivato anche un servizio di istruzione,
permettendo così ai bambini di continuare le lezioni scolastiche. La Commissione per
lo Sviluppo della diocesi di Manado ha espresso la sua preoccupazione per il grande
numero di famiglie sfollate da aiutare (per la maggior parte musulmane) e si è attivata
nel fornire aiuti umanitari, anche grazie al contributo della Caritas Indonesia (Karina)
e della Conferenza episcopale indonesiana. La diocesi di Manado ha lanciato un appello
a tutte le parrocchie e organizzazioni cattoliche perché “siano aperte e solidali,
fornendo la massima assistenza possibile”. Oltre a Manado e Tomohon, i profughi sono
distribuiti nei villaggi di Walewangko, Noongan, Ratahan, Tombatu, Maliku e City Tower.
“La popolazione locale ha dato prova di generosità e ospitalità verso questi fratelli
in difficoltà ” sottolinea la Chiesa locale. Le eruzioni del vulcano sono iniziate
il 9 luglio scorso e oltre 10mila residenti dei villaggi di Kinilow, Kinilow 1 e Kakaskasen
hanno dovuto essere evacuati d’urgenza in altri luoghi. (R.P.)