Obama al Congresso Usa: accordo sul debito per evitare l'apocalisse economica
“Troviamo un accordo per evitare l’apocalisse economica”. E’ un appello forte, quello
lanciato dal presidente statunitense Obama, rivolto ai membri del Congresso, invitandoli
a trovare un'intesa sul debito e ricordando che gli Stati Uniti stanno andando fuori
tempo massimo per evitare il default. Dal punto di vista prettamente economico, cosa
accadrebbe se non si raggiungesse questo accordo? Salvatore Sabatino ne ha
parlato con Angelo Baglioni, docente di Economia Politica presso l’Università
Cattolica di Milano:
R. – In mancanza
di un accordo gli Stati Uniti sarebbero bloccati, nel senso che non potendo emettere
ulteriore debito si troverebbero in difficoltà nel fare funzionare la pubblica amministrazione
e nell’avere i fondi per rimborsare il debito in scadenza e gli interessi sul debito
in scadenza. Quindi, sarebbero costretti in qualche modo, seppure su una parte marginale
del debito, cioè quello in scadenza, a dichiarare l’insolvenza.
D.
– Ovviamente ci sarebbero ricadute importanti anche sull’economia mondiale, che sta
attraversando un periodo non facile...
R. – Sì, naturalmente sarebbe
- come dire – una goccia che si aggiunge ad un vaso che sta già per traboccare, perché
come sappiamo nell’area euro abbiamo grossi problemi di insolvenza da parte della
Grecia, dell’Irlanda, del Portogallo e – ahimè – ultimamente le tensioni si stanno
allargando anche all’Italia, oltre che alla Spagna. Quindi, sarebbe proprio un evento
da evitare assolutamente anche per le ripercussioni internazionali.
D.
– Fin qui le previsioni, ma questa impasse che dura da molti giorni quali ricadute
concrete invece ha già avuto sull’economia statunitense?
R. – Qualunque
evento di questo tipo crea tensione sui tassi d’interesse, crea un rialzo sui tassi
d’interesse, perché naturalmente i mercati finanziari cominciano a scontare un rischio
che si verifichi un evento del genere, cioè un evento di default. Quindi, i tassi
d’interesse cominciano ad incorporare un premio a rischio più alto, cominciano ad
aumentare e, quindi, il costo del credito poi aumenta per tutti i partecipanti all’economia:
imprese e famiglie. C’è chiaramente già, quindi, un impatto negativo.
D.
– Lo stesso Obama ha detto che gli americani sono sempre più spazientiti dai litigi
tra Casa Bianca e Congresso. Non c’è il rischio di una caduta di credibilità delle
istituzioni americane?
R. – Si devono mettere d’accordo. E’ chiaro che
un accordo va trovato. Quindi, tutto questo tira e molla, questa trattativa non fa
fare una bella figura alle istituzioni americane. Alla fine pare che stia emergendo
un compromesso: quello di delegare il presidente ad aumentare il tetto del debito
in tre tranche entro la fine di quest’anno. E’ una soluzione di compromesso che, probabilmente,
sul piano tecnico e legale può andare bene. Certo, però, non ne esce bene la credibilità
delle istituzioni americane. (ap)