In Somalia gli ospedali sono rimasti senza farmaci
Gli ospedali somali lanciano l’allarme: sono rimasti a corto di farmaci e questo ha
creato un aumento delle vittime per epidemie di morbillo e diarrea anche in aree dove
finora non se ne registravano. A dirlo alla Fides è in particolare il Banadir Hospital,
il più grande di Mogadiscio, che si serve delle medicine fornite dalla Ong tedesca
Daryeel Bulsho Guud, dall’Unicef e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La siccità
dilagante affama le campagne e spinge le persone a premere sulle città, in particolare
sulla capitale, tanto che si calcolano fino a cinque morti al giorno a causa di epidemie
che non si ha la possibilità di curare. Molti bambini arrivano in ospedale in condizioni
gravissime e tre o quattro sui cento ricoverati quotidianamente muoiono per la mancanza
di mezzi. Nei primi quattro mesi del 2011 al Banadir, ad esempio, sono stati portati
160 bambini affetti da morbillo e 440 nel secondo quadrimestre, mentre oltre tremila
sono i piccoli colpiti da gravi forme di dissenteria. La principale causa di diffusione
delle epidemie deriva dalla mancanza di vaccini nelle aree colpite dalla siccità,
ma l’Unicef, in collaborazione con il ministero della Sanità locale sta provvedendo
nel vicino Kenya. (R.B.)