2011-07-18 15:07:59

Gran Bretagna, scandalo intercettazioni. Si dimette il capo di Scotland Yard


In Gran Bretagna continua ad allargarsi lo scandalo delle intercettazioni che ha travolto il gruppo editoriale del magnate australiano, Rupert Murdoch. La bufera giudiziaria non ha risparmiato neppure Scotland Yard, il cui capo si è dimesso ieri sera in diretta tv, mentre nella notte è tornata libera su cauzione l’ex direttrice di News International, Rebekah Brooks. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Venti giorni di cure gratis in una spa di lusso grazie ai buoni auspici di Neil Wallis, ex vicedirettore di News of the World e uno degli indagati nello scandalo delle intercettazioni, che nel 2009 ottenne un contratto di collaborazione come consulente di pubbliche relazioni per Scotland Yard. Ecco in sintesi i retroscena che hanno costretto il capo della Metropolitan Police di Londra, sir Paul Stephenson, ad annunciare ieri sera le proprie dimissioni. Si tratta di un episodio che lascia intravedere un quadro più ambio di collusioni tra la polizia britannica e il gruppo editoriale di Murdoch su cui sta indagando la magistratura britannica. Intanto sale l’attesa per la deposizione di domani alla camera dei comuni dei principali protagonisti delle vicenda. Saranno infatti ascoltati lo stesso Stephenson e il suo vice John Yates, Rupert Murdoch e il figlio James – che secondo alcune indiscrezioni di stampa sarebbe nel registro degli indagati – e l'ex amministratore delegato di News International, Rebekah Brooks, arrestata e liberata ieri su cauzione. E il terremoto giudiziario continua a far tremare l’esecutivo britannico. Il premier David Cameron ha fatto sapere che il parlamento potrebbe riunirsi in seduta straordinaria mercoledì per discutere degli sviluppi dello scandalo. Proprio per questo motivo, il primo ministro ha accorciato la sua visita in corso in Africa per tornare domani in Gran Bretagna e gestire le ripercussioni dell'inchiesta. Cameron resta, infatti, nell'occhio del ciclone per aver scelto come portavoce un ex direttore di News of the World, Andy Coulson, quando era già sospettato di intercettazioni illegali.

Afghanistan, cambio alla guida della missione Nato
Il capo delle forze Nato in Afghanistan, il generale americano David Petraeus, ha oggi passato ufficialmente la guida della missione al suo successore, il generale americano John Allen, nel corso di una cerimonia a Kabul. Petraeus lascia l'Afghanistan dopo un anno a capo della coalizione e assumerà la guida della Cia dove prenderà il posto di Leon Panetta che invece è il nuovo ministro della Difesa degli Stati Uniti. Intanto sul terreno non si fermano le violenze. Ieri è stato ucciso l’ex governatore della provincia di Uruzgan, strettissimo collaboratore e alleato politico-militare del presidente Karzai. Assieme a lui, durante un lungo assalto, è stato assassinato anche un parlamentare della stessa zona. L’azione è stata rivendicata dai Talebani. Vittime anche tra il contingente internazionale: tre soldati dell'Isaf, di cui ancora non è stata resa nota la nazionalità, sono morti in seguito all'esplosione di ordigni rudimentali nell’est del Paese.

Libia, prosegue offensiva insorti su Brega
Per bocca del suo ministro degli esteri Lavrov, la Russia ha fatto sapere di non riconoscere il Consiglio nazionale transitorio di Bengasi come autorità ufficiale della Libia, anche se intende considerarlo un “partner formale” al centro dei negoziati avviati per trovare una soluzione politica al conflitto. Intanto, prosegue l’offensiva degli insorti su Brega, centro petrolifero a 750 chilometri da Tripoli al centro di ripetuti ribaltamenti di fronte dallo scorso aprile. La stessa Nato parla di situazione in evoluzione con i ribelli che controllano solo parte della città.

Siria
Non si fermano le pressioni della comunità internazionale sul governo siriano, di fronte alla repressione del dissenso che chiede riforme democratiche. Oggi è attesa una dichiarazione di condanna delle violenze in Siria da parte del Consiglio degli esteri dell’Ue. Prima dell’incontro, i ministri britannico e svedese hanno lanciato un nuovo appello al dialogo nazionale chiedendo al presidente Assad di fare un passo indietro qualora non fosse in grado di riformare il suo Paese. Intanto l'Osservatorio siriano dei diritti umani ha denunciato l’uccisione di circa 30 manifestanti nel corso di scontri fra lealisti e dissidenti del governo avvenuti nel fine settimana nella città di Homs.

Raid israeliano a Gaza
L'aviazione militare israeliana ha attuato la scorsa notte un raid contro obiettivi palestinesi nella Striscia di Gaza, ferendo due miliziani, uno dei quali in modo grave, secondo fonti della sanità palestinese. Un portavoce militare israeliano ha confermato l’azione aggiungendo che sono stati attaccati miliziani che si aggiungevano ad attaccare Israele.

Tunisia, ucciso adolescente durante manifestazioni
Nuove violenze di piazza in Tunisia. Un ragazzo di 14 anni è rimasto ucciso nei disordini scoppiati la notte scorsa a Sidi Bouzid, nella parte centrale del Paese. L'adolescente sarebbe stato colpito da una pallottola vagante, quando la polizia è intervenuta per disperdere una manifestazione non autorizzata. La città di Sidi Bouzid lo scorso dicembre divenne la culla della rivolta contro il presidente Ben Ali, in seguito al suicidio di un giovane laureato senza lavoro.

Marocco
Manifestazioni pacifiche in Marocco. In migliaia, ieri, hanno sfilato in varie città per chiedere cambiamenti politici nel Paese. Alla mobilitazione, organizzata dal movimento 20 febbraio, hanno aderito anche diversi gruppi islamici. Per le strade di Casablanca anche i sostenitori del re Mohammed VI. Le forze dell’ordine, massicciamente schierate, hanno tenuto separati i due cortei.

Egitto, Mubarak
È giallo sulle condizioni di salute dell’ex presidente egiziano Mubarak, in seguito all’attacco cardiaco che lo ha colpito durante un interrogatorio lo scorso aprile. Il suo legale ieri sera ha annunciato che è in coma. Tuttavia, i medici dell’ospedale di Sharm el Sheikh, attraverso la tv di Stato, hanno smentito la notizia. L’ex rais, 83 anni, è accusato di abuso di potere e massacro e il prossimo 3 agosto è atteso in tribunale per il processo.

Caucaso violenza
Esplosione in Cecenia, la repubblica del Caucaso russo. Almeno due poliziotti hanno perso la vita e altri sette sono rimasti feriti. Lo ha riportato l’agenzia russa interfax precisando che l’episodio è avvenuto in una foresta, mentre era in corso un’operazione antiguerriglia.

Italia-Europa economia
Il premier Silvio Berlusconi è salito oggi al Quirinale per riferire a Napolitano sul dopo manovra. Intanto le borse europee hanno aperto e proseguito la seduta della mattina in calo sulla scia dei risultati degli stress-test, dai quali è emersa la bocciatura di 8 banche europee su 90. Ad affossare i listini sono infatti sopratutto i titoli bancari. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 199







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