Egitto: Acs finanzia cinque progetti per restituire un futuro alla Chiesa locale
Restituire un futuro alle zone più povere dell’Egitto, costruire centri sanitari e
sale parrocchiali, ma anche formare nuovi seminaristi. Sono solo alcune delle iniziative
portate avanti nei cinque progetti sovvenzionati nel Paese dall’associazione caritativa
internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). L'ufficio britannico dell'Associazione
lo ha annunciato parlando di un pacchetto di programmi per le comunità cattoliche
di molti Paesi, dall'India all'Uganda, come riferisce l’agenzia Zenit. In Egitto,
Acs fornisce in primo luogo aiuto economico alle suore che lavorano nella diocesi
di Assiut, dove le comunità religiose offrono educazione cristiana e aiutano a gestire
i dispensari nelle zone più povere dell'Alto Egitto, a sud della capitale Il Cairo.
Nella stessa zona, Acs-Gran Bretagna sovvenziona la formazione di 15 seminaristi della
diocesi di Minya, che avviene nel monastero di San Leone Magno, nel sobborgo cairota
di Maadi. Un altro progetto riguarda poi il restauro di una chiesa al Cairo, mentre
gli ultimi due consistono nell'aiutare la costruzione di un centro sanitario e di
una sala parrocchiale multifunzione nella diocesi di Sohag, sempre nell'Alto Egitto.
“Agitazioni politiche e sociali hanno provocato scontri etnici e religiosi”, ha affermato
Neville Kyrke-Smith, direttore di Acs-Gran Bretagna, che ha sottolineato la paura
e l'ansia dei cristiani in Siria, Iraq, Libano e Terra Santa, spiegando l'importanza
di continuare ad aiutare la Chiesa in Medio Oriente a seguito di una visita dello
staff dell'associazione in varie Diocesi del Paese. “La supplica costante che ho ascoltato
richiamava la richiesta del Santo Padre di aiutare i cristiani a rimanere nella loro
patria – ha detto – perché sono una parte fondamentale della società, che incoraggia
il dialogo e la speranza per il futuro”. (L.G.)