L’arcivescovo di Canterbury in aiuto dei cristiani di Terra Santa
Con un appello generale a raccogliere fondi da devolvere ai cristiani residenti in
Terra Santa, l’arcivescovo di Canterbury e Primate della Comunione anglicana, Rowan
Williams, martedì scorso, ultimo giorno di lavori del Sinodo generale di York, ha
anticipato alcuni temi che verranno trattati nel corso della Conferenza sui cristiani
di Terra Santa, che si svolgerà il 18 e il 19 luglio prossimi nella sua residenza
ufficiale di Lambeth Palace. “Sappiamo con certezza che i nostri fratelli e le nostre
sorelle che si trovano lì stanno soffrendo molto, ma non ci domandiamo abbastanza
quale deve essere la nostra risposta alle loro necessità – sono le sue parole riportate
dall’Osservatore Romano – questo incontro rappresenta solo un primo passo, perché
la situazione dei cristiani che vivono in Israele e in Palestina non è ancora sufficientemente
compresa”. Il numero dei cristiani che vivono in Israele per ora è stabile, ma c’è
la possibilità concreta che, in futuro non troppo lontano, possano scomparire da quei
luoghi, dove risiedono fin dai tempi di nostro Signore, intere comunità storiche,
come quella di Gerusalemme Est. Il Primate nella due giorni dedicata alla Terra Santa
incontrerà mons. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza
episcopale della Chiesa d’Inghilterra e del Galles. L’auspicio di Williams, che ha
sottolineato anche il sostegno ricevuto sul tema da Benedetto XVI nel corso della
suo viaggio apostolico in Gran Bretagna nel settembre 2010, è che si possa presto
costituire un fondo permanente di aiuti cui poter attingere per avviare nuovi progetti
di collaborazione tra le comunità cristiane di Terra Santa. Una prima risposta è quella
dell’associazione “Friends of the Holy Land”, gli Amici della Terra Santa, che definisce
“un piccolo gruppo ecumenico, in rapida crescita, dedito alla carità”. (R.B.)