La manovra finanziaria è legge. Dalla Camera il via libera definitivo
Via libera definitivo dell’Aula della Camera alla manovra economica 2011-2014, che
diventa dunque legge. Il decreto è arrivato a Montecitorio blindato dopo il sì del
Senato al maxiemendamento che ha portato la manovra a quota 70 miliardi. Dure le critiche
dell’opposizione. Servizio di Giampiero Guadagni:
Alessandro
Guarasci ha sentito Edoardo Patriarca, segretario del comitato organizzatore
delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani:
R. - La politica
agisce in fretta, ancora una volta non ha individuato quali erano i soggetti che meritano
di essere protetti e sostenuti e ha usato i tagli lineari. In questo la scelta di
essere così pesanti con le famiglie è una scelta improvvida, da incoscienti, perché
se si torna a parlare di sviluppo, come si dovrà fare, e di crescita, come si dovrà
fare, uno dei soggetti che sono al centro di una ripresa sono le famiglie. Credo che
ancora una volta si pensi alla famiglia come un soggetto da assistere, da sostenere
e basta, in maniera anche magari “caritatevole”, come si dice oggi, e non invece un
soggetto che veramente rappresenta il motore di una ripresa economica.
D. -
Nel frattempo i costi della politica vengono solo lievemente limati. In qualche modo
la classe politica tenta di autotutelarsi?
R. - L’immagine che si dà è l’immagine
di una oligarchia che difende i propri privilegi e che non ha alcuna intenzione di
recedere da questo. Quindi accanto a questo, accanto a un sistema elettorale che di
fatto li protegge, ci troviamo di fronte ad una situazione di stallo grave che non
aiuta certo la ripresa di una politica, di una politica vera e seria. Io spero che
i cattolici in questa stagione così difficile sappiano ritrovare la bussola e sostenere
la ripresa non solo economica ma anche morale di questo Paese. (bf)
Intanto
l’Istat fa sapere che sono 8 milioni 272 mila le persone povere in Italia, il 13,8%
dell'intera popolazione. Particolarmente in crisi i nuclei familiari al Mezzogiorno
e quelli numerosi. Secondo l’istituto, poi, sono a rischio una famiglia su cinque.
Sentiamo l’opinione del vicedirettore della Caritas Italiana Francesco Marsico.
R. - Negli ultimi
anni politiche specifiche di contrasto alla povertà nel nostro Paese non ci sono state,
anzi, ci sono state politiche dei redditi e politiche fiscali che hanno ulteriormente
indebolito le famiglie, in particolare - come si vede dai dati Istat - le famiglie
con più figli. Il dato drammatico che emerge, è per quanto riguarda il peggioramento
delle famiglie del Meridione che hanno più di tre figli, che passano da un dato del
36,7 del 2009 al 47,3%.
D. - In sostanza, intervenire, però a questo punto
come, con maggiori agevolazioni fiscali? Ma sappiamo che questo non è possibile in
seguito a questa manovra …
R. - La domanda è chiedersi quali sono i piccoli
interventi che possono mettere in sicurezza almeno le famiglie con situazioni di povertà
assoluta. Il problema di fondo è capire se c’è la volontà politica e la capacità a
fronte anche di egoismi collettivi che si stanno scatenando, abbiamo visto anche questi
giorni il dibattito di alcune categorie professionali che si sono tirate fuori da
forme di solidarietà più ampie. Il problema è capire dove trovare le poche risorse
per implementare strumenti, pur discutibili, come la social card almeno su tutte le
famiglie in povertà assoluta. (ma)