Congo: centinaia di vittime per un'epidemia di colera e morbillo
Centinaia di abitanti della Repubblica Democratica del Congo hanno perso la vita a
causa di una grave epidemia di morbillo e colera, oltre a migliaia di persone che
sono state contagiate. Dal mese di settembre 2010 sono stati registrati 115.484 casi
di morbillo con 1.145 morti tra le persone contagiate nelle province di Kivu, Katanga,
Maniema, Kasaï Occidentale, Equateur, Bas Congo e Kasaï Orientale. Circa sei milioni
di bambini sono stati vaccinati nelle zone più colpite nei soli mesi di aprile e maggio,
ma l’epidemia si è diffusa in altre province dove non sono state effettuate campagne
di vaccinazione. Attualmente sono state programmate per il mese di luglio in nove
province, dove almeno 915 mila bambini verranno vaccinati. Il morbillo è una malattia
virale altamente contagiosa, prevenibile con il vaccino. Può portare complicazioni
come cecità, encefalite, diarrea acuta, otiti e polmonite. Oltre al morbillo, altra
piaga che continua ad affliggere la popolazione del Paese, è il colera. Da marzo sono
stati registrati circa 1.449 casi con 74 decessi a Kisangani, in seguito ad una epidemia
che si sta estendendo dal Congo River alle province di Bandundu, Equateur e Kinshasa.
Fino a pochi giorni fa sono stati riportati 3.245 casi e 192 morti. Il colera è un’infezione
intestinale acuta causata dal consumo di cibo o acqua contaminata dal batterio Vibrio
cholerae. Se non si interviene subito, associato a diarrea e vomito, può causare una
seria disidratazione e portare alla morte. Il Paese è anche alle prese con nuovi casi
di polio: 62 casi registrati lo scorso 7 luglio. La Federazione Internazionale della
Croce Rossa (Ifrc) sta supportando la Croce Rossa della Repubblica Democratica del
Congo nelle sue iniziative di promozione sanitaria nelle province colpite. (R.P.)