Germania: il 350° del Santuario mariano di Werl nel segno della nuova evangelizzazione
“Il messaggio cristiano è quello del futuro” perché “essere credenti è straordinario
e travolgente: non esiste nulla di più bello che farsi guidare da Cristo”. È quanto
dichiarato dal cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, alle celebrazioni
del 350esimo anniversario del santuario mariano di Werl, nell’arcidiocesi tedesca
di Paderborn. Il porporato, inviato in questa gioiosa occasione dal Papa, è nativo
della diocesi, dove ne è stato vescovo ausiliare dal 1996 al 2001. Il cardinale Marx,
riporta l'agenzia Zenit, ha concelebrato l’eucarestia con monsignor Hans-Josef Becker,
arcivescovo di Paderborn. La celebrazione è stata preceduta da una processione cittadina,
alla quale hanno partecipato più di 2000 persone. Venerare con devozione la Vergine,
ha spiegato il porporato in occasione della festa della visitazione, riveste particolare
importanza in questo periodo storico, perché “occorre dare inizio alla nuova evangelizzazione
dell’Europa e riscoprire i valori umani, cristiani e spirituali del continente". Ogni
persona raggiunge la meta della propria vita quando ritrova Cristo: “Compiere un pellegrinaggio
significa – allora - cercare una vita più grande”, e scoprire il vero significato
dell’esistenza”, con l’aiuto delle Sacre Scritture”. Solo attraverso il Vangelo, infatti,
l’uomo “scopre le possibilità della vita e della fede. Esaminarne ogni lettera e spiegarlo
non è un messaggio orientato all’indietro, bensì un compito orientato ad andare avanti”.
L’arcivescovo Becker, dal canto suo, ha letto alcuni passaggi della lettera di Benedetto
XVI. “Maria porta a Elisabetta e a Giovanni il Figlio di Dio” – ha detto citando il
testo del Papa – “chi incontra la Madre, incontra anche il Figlio. Anche oggi c’è
bisogno di persone e luoghi che offrano un orientamento e che possono indicare la
speranza autentica - sottolinea il Pontefice - Spetta a noi cristiani fare in modo
che le persone non dimentichino il cielo e che risplenda per loro la speranza nella
persona di Gesù Cristo”. (G.I.)