Colombia: Messaggio dell’episcopato sulle prossime elezioni locali
«Le prossime elezioni di ottobre per il rinnovo delle cariche municipali e provinciali
siano un’occasione per il Governo di dare una risposta alle emergenze poste dalla
estrema povertà di una parte significativa della nostra popolazione, dall’esclusione
sociale che colpisce intere regioni e dalla mancanza di opportunità per molti cittadini»:
questo è quanto si augurano i vescovi della Colombia che, al termine della novantunesima
assemblea plenaria della Conferenza episcopale, hanno diffuso un documento intitolato
appunto «Messaggio dell’episcopato sulle prossime elezioni». I presuli - riporta L'Osservatore
Romano - sottolineano che il documento intende fornire ai cittadini colombiani «alcuni
orientamenti per le elezioni di ottobre affinché esse siano uno strumento efficace
per tutti i cittadini per procedere insieme alla costruzione di un Paese fondato sui
principi della giustizia, della solidarietà, della fraternità e della pace». Nel testo
i vescovi sottolineano che il compito dei nuovi governanti deve essere «strettamente
correlato al rafforzamento e alla costruzione delle strutture politiche, economiche
e sociali affinché la pace diventi finalmente una realtà e affinché possano essere
risolte definitivamente le cause che generano i conflitti e la violenza armata». Sempre
nel corso dei lavori dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale della Colombia,
i presuli hanno espresso la loro solidarietà alle recenti denunce sulla grave situazione
in cui versa il sistema sanitario nazionale e hanno espresso la speranza che presto
si possa procedere a una seria riforma. Per mons. Juan Vicente Córdoba Villota, vescovo
ausiliare di Bucaramanga e segretario generale della Conferenza episcopale della Colombia,
«il nostro sistema sanitario ha toccato il fondo e c’è bisogno urgente di una ristrutturazione
completa». Il presule ha ricordato che la salute «è un diritto di tutti e questo diritto
viene quotidianamente violato». Il segretario generale ha aggiunto «che non è ammissibile
che ci sia qualcuno capace di fare affari con ciò che è un diritto. Certamente non
è possibile giocare con la vita delle persone». Per il vescovo Córdoba Villota il
problema ha radici nella corruzione dell’amministrazione delle risorse pubbliche destinate
alla salute. Per il presule, è paradossale che alcune cure siano prescritte solo ai
cittadini ricchi mentre i poveri non possono ottenere i medicinali necessari. L’arcivescovo
di Bogotá, mons. Rubén Salazar Gómez, ha evidenziato il dramma delle vittime dei numerosi
incidenti stradali causati da conducenti che guidano in stato di ubriachezza e ha
auspicato leggi più dure per reprimere il fenomeno. (R.P.)