Europarlamento: no a limiti alla circolazione delle persone entro lo spazio di Schengen
Da Strasburgo arriva un “no” alla reintroduzione di controlli alle frontiere all’interno
dello spazio Schengen. Con un voto ad ampia maggioranza l’Europarlamento, ieri, in
chiusura di sessione plenaria, risponde alla richiesta avanzata dai 27 capi di Stato
e di governi durante il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. Per settembre infatti
la Commissione dovrebbe predisporre un documento per l’introduzione di un “meccanismo
di salvaguardia” per far fronte a situazioni eccezionali derivanti, ad esempio, da
massicci flussi immigratori. Gli eurodeputati non sono però d’accordo: “L’afflusso
dei migranti e dei richiedenti asilo non può giustificare il ripristino” di regole
che ostacolino la circolazione all’interno dei confini comunitari. Il Parlamento europeo
“deplora vivamente” il tentativo “di vari Stati membri di ripristinare i controlli
alle frontiere” e ribadisce la sua “ferma opposizione” a qualsiasi nuovo meccanismo
Schengen che “persegua obiettivi diversi dal potenziamento della libera circolazione
e dal rafforzamento della governance Ue dello spazio Schengen”. Le sole limitazioni
previste dal codice Schengen che il Parlamento Ue riconosce riguardano i casi di “minaccia
grave per l’ordine pubblico o la sicurezza interna”. L’emiciclo invita l’Esecutivo
a presentare una “iniziativa volta a definire la rigorosa applicazione delle disposizioni
vigenti da parte degli Stati membri”.