Rapporto Usa: l’India compie “sforzi significativi” contro il traffico di esseri umani
Secondo il Rapporto 2010 del Dipartimento di Stato degli Usa, l’India sta compiendo
sforzi rilevanti nel contrastare il lavoro forzato, lo sfruttamento sessuale e la
schiavitù moderna, riferisce l’agenzia Asianews. Il Paese asiatico esce dunque dalla
cosiddetta 'lista nera' dei Paesi che non prendono adeguati provvedimenti, salendo
al livello due, riservato a quegli Stati che non soddisfano l’Attodiprotezionedellevittimedeltrafficodi esseri
umani (Tvpa), ma stanno promuovendo serie iniziative. In particolare si fa riferimento
all'impegno mostrato dai magistrati nel Tamil Nadu e a Mumbai.Mary Goretti,
coordinatrice del Western Region Social Service Forum (Wrssf), sottolinea l’importante
ruolo della Chiesa contro il traffico degli esseri umani in 15 diocesi della regione
occidentale. La Chiesa infatti ha collaborato al progetto denominato ‘Sankrashit’,
lanciato dal Wrssf per la protezione di donne e bambini negli Stati del Maharashtra,
Goa e Gujarat. Concluso nel dicembre 2010, è stato – spiega Mary Goretti - “una delle
prime iniziative su larga scala fatte da organizzazioni legate alla Chiesa, alla quale
hanno aderito numerose organizzazioni popolari, enti diocesani di servizio sociale,
scuole, istituti e ong. Il progetto ha inglobato la lotta al traffico di esseri umani
nei programmi di assistenza della Società diocesana di servizio sociale (Dsss). Ha
coinvolto in totale 3.616 persone in corsi e seminari di sensibilizzazione. Nel 2009
inoltre le autorità indiane hanno chiesto ai distretti nel Paese di organizzare cellule
anti-tratta. Insieme all’India, anche lo Sri Lanka è salito al cosiddetto livello
due, mentre Bangladesh, Afghanistan e Cina restano nella 'lista nera'. (G.I.)