2011-07-07 15:02:19

Libia: i ribelli verso Tripoli. Rasmussen: Gheddafi ha le ore contate


Potrebbe avvicinarsi la svolta in Libia. Si fa sempre più pressante la richiesta di negoziati, ma senza Gheddafi. Intanto, sul terreno, prosegue l’avanzata degli insorti, mentre secondo il segretario generale della Nato, Rasmussen, è arrivata la fine della partita per il leader libico. Il servizio di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

I ribelli continuano a muoversi verso Tripoli e ora si preparano ad attaccare la città di Gharyan a 40 chilometri dalla capitale. Si segnalano scontri e vittime anche a Misurata. Gli insorti, appoggiati dalle forze Nato, dichiarano la cattura di diversi mercenari dell’esercito lealista proveniente da Ghana e Mali. Intanto, la Cina intensifica i contatti con il Consiglio nazionale di transizione e il prossimo 15 luglio, a Istambul in Turchia, si si svolgerà la riunione del cosiddetto "Gruppo di contatto". Gheddafi, invece, in previsione di un avvio imminente dei negoziati, avrebbe fatto sapere ai mediatori sudafricani di non volere condizionare con la sua presenza i colloqui. Dal canto suo, la Nato, attraverso il segretario generale Rasmussen, ha ribadito che non c’è alcuna preoccupazione per l’impegno degli alleati nello Stato nordafricano. "Sono fiducioso – ha detto – che avremo i mezzi e le risorse necessarie per arrivare fino in fondo alla missione”. Il tema resta al centro del dibattito in molti Paesi europei. In Italia, oggi il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto di rifinanziamento della missione, ma solo fino alla fine a settembre. Una decisione nell’ottica del risparmio e nonostante le polemiche interne alla maggioranza con la Lega che preme per il ritiro da tutti i fronti. Nell’ambito di un finanziamento complessivo di 700 milioni, il testo prevede una riduzione del costo relativo alla Libia da 120 milioni nel primo semestre 2011 a 60 milioni nel secondo.

Siria
Resta sempre preoccupante la situazione in Siria. Amnesty International ha accusato il governo di Bashar al-Assad di crimini contro l’umanità nella repressione delle proteste nella città occidentale di Tal Kalakh. Una ventina le vittime da ad Hama, mentre l’Unione Europea è pronta a rafforzare il pacchetto di sanzioni economiche contro Damasco.

Yemen
Nel sud dello Yemen, cellule di al Qaeda continuano a colpire l’esercito regolare. Almeno 10 soldati sono rimasti uccisi nel corso di un’imboscata dei ribelli che hanno aperto il fuoco contro un mezzo dei militari nei pressi della città di Loder, roccaforte della guerriglia.

Afghanistan
Prosegue la lotta contro i terroristi in Afghanistan. Un raid aereo della Nato condotto stamattina nella provincia orientale di Khost avrebbe provocato la morte di almeno 13 civili tra cui diversi bambini. A diffondere la notizia la tv araba al-Jazeera. Fonti dell’Alleanza atlantica riferiscono dell’uccisione di quattro talebani, precisando che sono in corso verifiche. Intanto, Afghanistan e Pakistan hanno deciso di creare una commissione militare congiunta per affrontare la crisi in corso alla frontiera fra i due Paesi, che ha causato scontri armati e numerose vittime.

Pakistan
Vasta offensiva antitalebana in Pakistan. Almeno 40 guerriglieri sono rimasti uccisi negli ultimi scontri avvenuti nel distretto di Kurram, nella zona nordovest del Paese. La campagna militare, lanciata nei giorni scorsi, ha provocato finora l’esodo di migliaia di famiglie. Le autorità locali hanno assicurato che gli sfollati saranno accolti in tendopoli allestite fuori dalla zona di guerra.

Medio Oriente
Le autorità greche hanno bloccato a largo dell’isola di Creta una nave francese della flottiglia pacifista intenzionata a portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Intanto, in vista della consegna all’Onu del dossier sulla flottiglia dell’anno scorso, centinaia di soldati israeliani presidiano l’aeroporto di Tel Aviv in attesa dell’arrivo di centinaia di attivisti filopalestinesi europei, previsto tra oggi e domani. Sul terreno, infine, stamattina un militare dello Stato ebraico è rimasto leggermente ferito per un razzo anticarro lanciato da miliziani arabi contro una pattuglia, al confine tra Israele e la Striscia di Gaza.

Terrorismo - Mauritania
In Mauritania, l’esercito avrebbe ucciso un’importante leader terroristico locale. E’ avvenuto in questi giorni nell’ambito dell’offensiva condotta in Mali contro al Qaeda nel Maghreb. Per il riconoscimento dell’identità della vittima è stato chiesto l’aiuto dell’Algeria, che da tempo ha costituito una banca dati sui profili degli estremisti islamici attivi nella zona.

Terrorismo - Londra
L’intelligence americana ha reso note nuove possibili strategie d’azione del terrorismo internazionale. Si tratta di bombe impiantate chirurgicamente nel corpo di attentatori suicidi che, in questo modo, riuscirebbero a eludere i controlli di sicurezza negli aeroporti. La tecnica, secondo i Servizi segreti americani, sarebbe stata ideata dal ramo yemenita di Al Qaida. Intanto, in Gran Bretagna, si ricordano oggi gli attentati di sei anni fa a Londra, che causarono oltre 50 morti e 700 feriti. Ci riferisce Sagida Syed:RealAudioMP3

Erano le 8.50, nella metropolitana della città migliaia di persone raggiungevano il proprio posto di lavoro o di studio: in quel momento, tre bombe esplosero quasi simultaneamente seminando morte e disperazione. Un’ora dopo un autobus a Tavistock Square veniva squarciato da un’altra detonazione: quattro terroristi qaedisti di origini asiatiche si erano fatti saltare in aria colpendo il centro della finanza mondiale, la politica estera del premier Tony Blair e la sua amicizia con il presidente George Bush. Due settimane dopo, il 21 luglio, un altro attentato ai mezzi pubblici fece ripiombare la città nel panico. A sei anni di distanza, le famiglie dei 56 morti, la politica e il Paese ricordano quei tragici momenti, mentre le polemiche sulla lenta risposta dei mezzi di soccorso e della polizia, sul risarcimento alle famiglie e sulla lotta la terrorismo non si sono ancora affievolite. E oggi la ferita viene riaperta dalla rivelazione che il tabloid “News of the World” avrebbe intercettato le linee telefoniche delle vittime, ostacolando i soccorsi e commettendo un grave atto di violazione della privacy.

Italia - Finanziaria
La manovra finanziaria approvata dal governo italiano è aperta a modifiche, ma senza toccare il saldo finale. Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, ipotizzando il reinserimento in parlamento della cosiddetta norma "salva-Finivest", solo dopo la sentenza dei giudici sul lodo Mondadori. All’indomani del via libera del Quirinale, e in attesa dell’avvio del dibattito parlamentare, la maggioranza continua a difendere il provvedimento che, secondo il ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, porterà al pareggio di bilancio entro il 2014. Per le opposizioni, invece, il testo è inaccettabile mentre Comuni e Regioni hanno ribadito le critiche ai tagli durante l’odierna conferenza unificata. In mattinata, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricordato che gli italiani hanno bisogno di orgoglio e fiducia per affrontare le sfide presenti. Dal Senato, infine, è arrivata l’approvazione del decreto sviluppo su cui l’esecutivo aveva posto la fiducia.

Olanda
Una parete del detto dello stadio olandese di Eunshede è crollata, intrappolando alcune persone. Sul posto due squadre di soccorsi stanno cercando di liberarle. Lo riferisce il sito web della tv pubblica Nos, senza tuttavia fornire altri dettalgi.

Bielorussia
Sarebbero oltre 1.700 le persone fermate dal 15 giugno scorso in Bielorussia, in diverse azioni di protesta promosse attraverso Internet. Lo sostiene il Centro bielorusso per i diritti umani Vesna, citato dall'agenzia Interfax. Gran parte dei fermi, 980, sarebbero stati effettuati nella capitale, Minsk. Nella lista figurerebbero anche 23 giornalisti, dei quali numerosi di nazionalità russa. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 188








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