India: radicali indù pretendono di iscrivere con la forza i propri figli alle scuole
cattoliche
Un gruppo di 50 militanti di gruppi indù radicali ha fatto irruzione nella scuola
San Giuseppe, delle suore Canossiane a Belgaum, per imporre alle religiose di iscrivere
nella loro scuola due ragazzi, figli di un leader radicale indù. E’ accaduto in Karnataka
(India sudoccidentale), dove la Chiesa locale riferisce all’agenzia Fides il verificarsi
di un paradosso: gli indù radicali vogliono costringere le scuole cattoliche ad istruire
i loro figli. “E’ assurdo, in quanto i gruppi estremisti indù criticano e combattono
con ogni mezzo possibile l’impegno della Chiesa nel campo dell’istruzione e del servizio
sociale” commenta una fonte nella Chiesa locale. “E segno della schizofrenia di questi
militanti radicali, spesso responsabili di attacchi contro i cristiani. Ma, d’altra
parte, è anche un implicito riconoscimento all’eccellente istruzione fornita dalle
nostre scuole” rimarca la fonte. Nella scuola San Giuseppe i radicali indù hanno minacciato
e maltrattato le religiose e alcuni docenti, per imporre con la forza l’ammissione
di due studenti indù. Il tempestivo intervento della polizia e di alcuni genitori
ha impedito che la situazione potesse degenerare. A guidare il gruppo dei radicali
era Basangouda Sidramani, uno dei leader del partito nazionalista indù Bharatiya Janata
Party (Bjp), che ha sbandierato la sua appartenenza al “partito al potere” (il Bjp
è al governo in Karnataka) per imporre la sua volontà a suor Thankam, preside della
scuola. Le suore e i fedeli della parrocchia in cui si trova la scuola hanno chiesto
l’intervento della polizia per garantire la scurezza dell’istituto e il regolare svolgimento
delle lezioni e delle attività scolastiche nelle prossime settimane. (R.P.)