Profughi somali. L'Acnur: “tragedia umana di proporzioni inimmaginabili”
Prosegue incessante il massiccio afflusso di rifugiati somali in Kenya ed Etiopia.
Il protrarsi della violenza, insieme ad una devastante siccità, quest’anno ha costretto
alla fuga oltre 135 mila cittadini somali, afferma in una nota l’Alto commissariato
delle Nazioni unite per i rifugiati (Acnur). A preoccupare l’Acnur – riferisce l’agenzia
Sir - sono soprattutto “i livelli senza precedenti di malnutrizione” tra i rifugiati,
“in particolare i bambini: oltre il 50% di quelli che arrivano in Etiopia” e il 30-40%
di quelli che arrivano in Kenya. Molti piccoli con meno di cinque anni muoiono di
fame o di stenti. “Sapere che molti bambini non sopravvivono al lungo viaggio verso
la sicurezza è davvero doloroso”, dichiara l’Alto commissario António Guterres, fortemente
allarmato da “una delle più drammatiche crisi umanitarie al mondo”, mentre il conflitto
rende difficile per le agenzie umanitarie prestare assistenza. Su iniziativa dell’Acnur
tonnellate di aiuti per via aerea ed una ventina di camion con migliaia di tende ed
altri aiuti sono in viaggio verso Addis Abeba. A fine settimana è in programma la
visita dell’Alto commissario nelle aree al confine con la Somalia e nei campi profughi.
Al momento i rifugiati sono oltre 750 mila, per la maggior parte in Kenya (405 mila),
Yemen (187 mila) ed Etiopia (110 mila), mentre gli sfollati all’interno della Somalia
sono 1,46 milioni. (R.G.)