2011-07-04 14:53:31

L'Aja: ripreso il processo contro Mladic, accusato di genocidio e crimini di guerra


Ripreso il processo contro Ratko Mladic davanti alla Corte penale internazionale dell’Aja. L’ex generale serbo-bosniaco, nonostante l’annuncio di un boicottaggio, si è presentato a sorpresa in aula ma è stato allontanato subito dopo. I giudici lo hanno accusato formalmente di genocidio e crimini di guerra per i fatti avvenuti nell’ex Jugoslavia negli anni Novanta. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

La strategia di Mladic non è servita ad evitare la formalizzazione dei capi d’imputazione a suo carico. Il giudice ha registrato una dichiarazione di innocenza a fronte delle accuse di genocidio e crimini di guerra. La lettura è avvenuta in sua assenza al termine di una seduta segnata dalle provocazioni dell’imputato: il presidente del tribunale dell'Aja lo ha espulso dopo che lo aveva interrotto più volte e dopo che si era scontrato verbalmente con alcuni familiari delle vittime. Bocciato il rinvio dell’udienza sollecitato dall’ex generale per studiare meglio le carte e per consentire la designazione del team difensivo. Oggi il suo legale d’ufficio ha rinunciato all’incarico. Le notizie di ieri davano per certa l’intenzione di Mladic di boicottare la seduta. Stamattina il suo arrivo in aula ha sorpreso tutti. Togliendosi le cuffie per la traduzione dalle orecchie l’ex generale ha reclamato la presenza del suo avvocato affermando che non aveva alcuna intenzione di ascoltare. La corte, invece, con la mossa odierna, ha applicato un meccanismo procedurale che evita qualsiasi ipotesi di stop. Ribadito, inoltre, che nessuna ragione medica può impedire la prosecuzione del procedimento, mentre l’imputato ha tirato in ballo la sua malattia fin dal suo arrivo all’Aja.

Il capo del Cnt in Libia: è da escludere che Gheddafi resti nel Paese
In Libia, dopo che nella notte si è diffusa la notizia che i ribelli hanno offerto una via d’uscita a Gheddafi, oggi il capo del Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt), Abdel Jalil, ha affermato che è da escludere in ogni caso che Muammar Gheddafi possa in futuro restare in Libia.

Siria, da Hama notizie di nuove manifestazioni e repressioni
Le truppe siriane hanno fatto irruzione in edifici della città di Hama mentre i residenti sono scesi in strada sfidando il governo. Lo riferiscono testimoni. “Almeno 30 autobus con a bordo agenti di polizia e soldati sono entrati ad Hama questa mattina. Stanno sparando in quartieri residenziali”, ha detto un residente che al telefono ha fornito solo il suo nome, Ahmad. La fonte ha detto di aver visto decine di soldati circondare una casa nel quartiere di Mashaa e arrestare delle persone.

Torna la tensione al Cairo
Ieri nella capitale egiziana decine di persone sono rimaste ferite durante scontri di piazza fra “venditori ambulanti” e manifestanti che, da venerdì scorso, hanno di nuovo piazzato le tende nella grande piazza che è stata il fulcro della “rivoluzione” ed ha portato alla caduta, lo scorso febbraio, del presidente Mubarak. Alcuni dei venditori ambulanti avrebbero ammesso di aver preso denaro per causare disordini e attaccare i manifestanti che chiedono processi rapidi per i responsabili della repressione.

Rientrata in Italia la salma del militare morto in Afghanistan sabato scorso
Ha fatto rientro in Italia, stamani, la salma del caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, ucciso sabato scorso in Afghanistan. I funerali si svolgeranno domani, nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli. Assieme ai famigliari e alla moglie Evelyn, ad accogliere la salma di Gaetano Tuccillo c’erano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, con il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Presenti, inoltre, il presidente della Corte Costituzionale, Alfonso Quaranta. Per le Forze Armate, tra gli altri, il capo di Stato Maggiore della Difesa Biagio Abrate con il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale di Corpo d'Armata Giuseppe Valotto. C’è da dire che oggi nel sud dell’Afghanistan un soldato della Nato risulta disperso.

Dopo il referendum costituzionale, ancora manifestazioni in Marocco
Il Marocco è sceso in piazza ieri per chiedere maggiore democrazia e riforme concrete. Oltre 6 mila persone hanno manifestato per le strade di Rabat, Tangeri e Casablanca, il giorno dopo l’approvazione del referendum costituzionale voluto da re Mohammed VI, che prevede una limitazione dei poteri del monarca.

L’Ue lancia piano di aiuti a Corea del Nord: 650 mila persone a rischio sopravvivenza
L'Unione europea ha annunciato un piano di aiuti alimentari urgenti a favore della Corea del Nord del valore di 10 milioni di Euro. Lo scopo è combattere la fame che mette a rischio la sopravvivenza di circa 650 mila persone, soprattutto nel Nord e nelle province dell'Est del Paese. Gli aiuti, maturati dopo la lunga ispezione di esperti dell'Ue nello Stato comunista, saranno consegnati sotto stretta sorveglianza in particolare a beneficio dei bambini sotto i cinque anni, delle donne in gravidanza, dei pazienti ricoverati in ospedale e alle persone più anziane. Più di 6 milioni di persone, sul totale di 24 che popolano la Corea del Nord, avrebbero bisogno di assistenza urgente, in base a un rapporto dell'Onu di marzo, dal momento che soffrono di malnutrizione a livelli più o meno gravi. Le sanzioni internazionali sui test balistici e nucleari, la politica intransigente verso il Nord da parte della presidenza sudcoreana di Lee Myung-bak e l'irrigidimento da parte dell'amministrazione Usa, che chiede atti concreti sulla denuclearizzazione, hanno portato al sostanziale declino degli aiuti alimentari e umanitari verso Pyongyang. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 185







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