Campagna in Argentina contro la tratta di esseri umani a cura delle Oblate del SS.mo
Redentore
Con lo slogan “Si tratta di aprire gli occhi” è partita lo scorso 23 giugno, e si
protrarrà fino alla fine di novembre, la Campagna di prevenzione contro lo sfruttamento
sessuale in Argentina, di cui riferisce L’Osservatore Romano. L’iniziativa, che fa
parte del progetto “Puerta abierta recreando”, è stata promossa dalle suore Oblate
del Santissimo Redentore di Buenos Aires ed è rivolta in particolar modo ai giovani,
agli educatori e agli operatori di comunità. La tratta di persone a scopo di sfruttamento
sessuale - si legge in un messaggio delle religiose - è un crimine che si estende
in modo sproporzionato nel nostro Paese, per questo il progetto “Puerta abierta recreando”
sarà presente da Buenos Aires fino alle zone più remote dell’Argentina. “Il nostro
obiettivo - sottolineano - è coinvolgere tutti e continueremo a lavorare per ridare
la dignità alle donne”. La campagna, partita da Buenos Aires, si estenderà da Eldorado
(Missiones), a Termas de Rio Hondo (Santiago del Estero), da Viedma (Rio Negro) sino
al quartiere di Buenos Aires, Pompeya, al fine di coinvolgere e informare le regioni
e le zone ad alto rischio. “La tratta di persone a scopo sessuale – spiegano le religiose
- consiste nel reclutare i giovani con l’inganno o con il rapimento al fine di destinarli
allo sfruttamento della prostituzione. Le vittime, solitamente, vengono reclutate
nel proprio Paese e in seguito trasportate nel Paese di destinazione, dove vengono
sfruttate sistematicamente a scopo di lucro: in tutte queste fasi le organizzazioni
criminali operanti utilizzano metodi violenti e particolarmente offensivi della dignità
personale”. Per questi motivi le persone oggetto di tratta sono considerate a tutti
gli effetti i ‘nuovi schiavi’. “Si tratta di un vero e proprio crimine - proseguono
le suore Oblate del Santissimo Redentore - che frutta svariati milioni di dollari
alle organizzazioni criminali e le cui principali vittime sono donne e bambine. In
Argentina la percentuale della tratta di persone all’interno dei confini è alta, ma
è anche principalmente uno Stato di destinazione delle persone trafficate provenienti
da altri Paesi”. Con la crisi economica che ha investito il Paese, sono nate alcune
rotte di traffico di donne e bambine che partono dall’Argentina e si dirigono verso
il Paraguay, il Brasile e la Bolivia. Tra tutte le merci che vengono trafficate attraverso
questi tre Paesi figurano ogni anno anche 3.500 minori, successivamente inseriti nei
mercati illegali della prostituzione, della pedopornografia e in generale dello sfruttamento
sessuale. Missiones, dove è prevista una tappa della campagna itinerante, è terra
anche della cosiddetta tratta interna, ossia la compravendita di bambini all’interno
dei confini nazionali, che avviene sotto forma di scambio commerciale vero e proprio
o, più spesso, di falsa adozione. La campagna di prevenzione e sensibilizzazione utilizzerà
due canali: la diffusione e la formazione. Diffusione del messaggio, grazie ai mezzi
di comunicazione, diretto ai giovani, alle loro famiglie e alle comunità. Formazione
rivolta a ragazzi maggiorenni per diventare attori locali di prevenzione.. L’obiettivo
finale - concludono le religiose Oblate – “è quello di avere gruppi addestrati come
agenti di prevenzione contro il crimine della tratta in ognuno dei luoghi visitati,
e quindi avere un impatto su una vasta porzione della popolazione sulla quale ricade
questo crimine, sulle potenziali vittime e anche sui possibili consumatori di prostituzione”.
(R.G.)