Salgono a 109 i Paesi aderenti alla Convenzione contro le "bombe a grappolo"
Un processo combinato che comprende la contemporanea firma e ratifica della convenzione
per la messa al bando delle "bombe a grappolo". È quanto prevede il cosiddetto ‘strumento
di accessione’ per aderire alla Convenzione di Oslo. L’istituto è stato utilizzato
per la prima volta, due giorni fa, dallo stato di Grenada ed è diventato l’unica
strada possibile per aderire dal 1 agosto 2010, giorno in cui la convenzione è entrata
in vigore. In una nota della Cluster munition coalition’ (Cmc), che raccoglie organizzazioni
di tutto il mondo impegnate contro mine e bombe a grappolo, si sottolinea inoltre
come Grenada, piccola isola Stato dei Caraibi, sia uno dei 39 Paesi dove le bombe
a grappolo sono state impiegate: nel 1983, i militari statunitensi invasero infatti
Grenada facendo uso di queste munizioni; ancora oggi non è chiaro se l’intero territorio
sia stato bonificato o se siano ancora presenti ordigni attivi. Secondo quanto riferisce
l'agenzia Misna, con Grenada i Paesi aderenti alla Convenzione di Oslo sono saliti
a 109. Proprio ieri, a Ginevra, in Svizzera, si è concluso un vertice di 80 Paesi
che ha fatto il punto sul trattato, sui processi di adesione e sulle sfide ancora
aperte in vista del secondo vertice degli Stati parte in programma a Beirut, Libano,
dal 12 al 16 settembre prossimo. (M.G.)