2011-06-27 15:34:15

Napoli, i roghi dei rifiuti aumentano le patologie respiratorie dei bambini


Non si allenta l’emergenza rifiuti a Napoli: sono ancora 1700 le tonnellate da smaltire, mentre continuano i roghi di spazzatura per le strade. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, indagato dalla Procura di Napoli per epidemia colposa, afferma di non voler pagare per colpe altrui. Intanto, a preoccupare sono anche i rischi per la salute: la diossina emanata dalla combustione dei cumuli ha provocato un aumento del 20 per cento delle patologie respiratorie nei bambini nel mese di giugno. E' il dato diffuso dalla Federazione italiana pediatri, Irene Pugliese ne ha intervistato il presidente, Giuseppe Mele:RealAudioMP3

R. – Abbiamo notato, in questo mese di giugno, l’aumento, a seguito di roghi, di patologie a carico delle basse vie aeree e soprattutto in soggetti già affetti da asma, quindi in soggetti allergici. Su questi bambini stiamo osservando un effettivo aumento dell’incidenza di processi infiammatori e di flogosi legati a un probabile inquinamento di tipo atmosferico fisico.

D. – Quali sono le cause maggiori?

R. – Ovviamente, gli agenti fisici, perché è chiaro che nei bambini che già presentano una patologia cronica a carico dell’apparato respiratorio, cioè i soggetti asmatici, possono contribuire a scatenare la situazione allergica e quindi noi abbiamo visto un 10-20% in più di questi bimbi, che effettivamente stanno presentando questi processi infiammatori. Quello che a noi preoccupa sono soprattutto i roghi e cioè la diossina che si sprigiona in seguito ai roghi nella spazzatura. Questo sicuramente crea condizioni di inquinamento atmosferico superiore rispetto alle altre città e con il caldo e l’alta temperatura si propaga molto di più. Le preoccupazioni, per quanto ci riguarda, vengono soprattutto da questi processi ambientali che si modificano.

D. – Come si possono evitare questi rischi?

R. – Quello che noi consigliamo è di andare al mare e di andare in montagna, ma il mare produce sicuramente un effetto molto più benefico, rispetto al resto. Quindi, lo stare lontani da fonti inquinanti di per sé migliora drasticamente la situazione patologica. Inoltre, il cibo deve essere ben cotto e bisogna lavare sempre molto bene le mani ai bambini. Bastano poche misure igieniche, anche quelle più elementari, per ridurre i rischi legati a problemi di tipo gastrointestinale e legati al cibo stesso. Preferire i cibi cotti per cercare di ridurre le contaminazioni che in estate possono aumentare, in quanto i germi si riproducono più facilmente con le alte temperature. Io voglio tranquillizzare anche la città e i cittadini di Napoli, dicendo che, ad oggi, i dati che emergono sono estremamente confortanti per quanto riguarda i tumori, e quindi l’incidenza dei tumori nei bambini: non c’è nessuna differenza statisticamente significativa tra la provincia di Napoli e il resto d’Italia, ma anche con il resto d’Europa. (ap)







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