Giornata dell’Onu contro la droga, una minaccia per le persone e gli Stati
L’Onu è celebrata ieri la Giornata mondiale contro il consumo e lo spaccio di droga:
due fenomeni – scrive il segretario generale Ban Ki-moon nel messaggio diffuso per
l’occasione – che negli ultimi anni sono diventati “una grave minaccia per la salute
e la sicurezza degli individui e degli Stati”. Secondo i dati ufficiali, nell’ultimo
anno i consumatori, anche occasionali, di droghe sono stati tra i 150 e i 270 milioni,
dato in linea con quello dello scorso anno. A tracciare un quadro globale, al microfono
di Davide Maggiore, è Antonio Mazzitelli, dell’Ufficio delle Nazioni
Unite contro la Droga e il crimine:
R. – Dal
punto di vista del consumo, alcune droghe mostrano una tendenza al ribasso, soprattutto
negli euromercati principali, come la cocaina negli Stati Uniti. Altre droghe, invece,
stanno continuando ad essere sempre più domandate e sempre più abusate, in particolare
le droghe sintetiche, i prodotti chimici e i prodotti farmaceutici. Dal punto di vista
globale, ogni anno muoiono nel mondo più di 200 mila persone, per la grande maggioranza
giovani, per il consumo di droga. E’ un numero che deve essere abbassato con politiche
che possano offrire ai consumatori la possibilità di trattamento e di riabilitazione.
Abbiamo stimato che lo 0.6 per cento della popolazione mondiale può essere considerato
come un consumatore con problemi di dipendenza e quindi con problemi seri alla salute.
Questo è sicuramente un numero importante, ma che indica anche che il contenimento
funziona.
D. – Quali sono in particolare le situazioni su cui è necessario
tenere alta l’attenzione?
R. – Sicuramente l’abuso dei prodotti farmaceutici,
distribuiti attraverso strutture e sistemi leciti, ma che - in molti scenari – finiscono
per contribuire ad una situazione di abuso senza nessun controllo. Anche una serie
di nuove droghe, che non sono sotto il controllo internazionale, commercializzate
con nuove formule, possono arrivare ai consumatori come prodotti leciti. Queste droghe
sono origine di danni importanti per la salute.
D. – Quali sono in
questo fenomeno il ruolo e il peso delle grande organizzazioni criminali?
R.
– La droga continua ad essere uno dei principali mercati per il rafforzamento delle
organizzazioni criminali. Le organizzazioni criminali approfittano della mancanza
di collaborazione tra i diversi Paesi e aprono nuovi mercati tanto dal punto di vista
del prodotto, come dal punto di vista geografico. Questo postula, quindi, una lotta
alle organizzazioni criminali transnazionali, come pure un’attenzione alle possibili
soluzioni al problema della droga, focalizzate alla prevenzione e all’offerta di servizi
di trattamento e di riabilitazione ai consumatori di droga; ad una politica di giustizia
per evitare che il consumatore si trasformi – lui stesso – in un veicolo di espansione
del potere delle organizzazioni criminali. Rafforzare tutto quello che è la lotta
alle organizzazioni criminali, indipendentemente dal tipo di prodotto che mettono
sul mercato vuol dire utilizzare in maniera più puntuale e più efficace gli strumenti
che sono consegnati alla comunità internazionale e ai diversi Stati contro il traffico
di stupefacenti, la tratta delle persone, il traffico dei migranti e il traffico di
armi. (mg)