Combattimenti vicino Tripoli, i ribelli attendono offerta da Gheddafi per porre fine
al conflitto
Proseguono incessanti i combattimenti in Libia, in corso da questa mattina a circa
50 km a sud di Tripoli. In queste ore, si sta riunendo nuovamente anche l’Unione Africana
per tentare di mettere a punto una "road map" per la pace, mentre i ribelli hanno
annunciato di attendere "a breve" un'offerta del colonnello Gheddafi per porre termine
al conflitto e si sono detti pronti all’assedio della capitale libica. Il servizio
di Linda Giannattasio:
Gli insorti
stanno portando a termine azioni mirate contro le forze di Gheddafi a Tripoli, in
vista del momento in cui i ribelli dalle città liberate entreranno nella capitale.
È il messaggio di un portavoce dei ribelli che annuncia così un prossimo assedio.
Gli insorti tentano di isolare la città e annunciano di attendere "a breve" un'offerta
del colonnello Gheddafi per porre fine al conflitto. “Studieremo seriamente questa
offerta”, dicono, ponendo quale pre-condizione per ogni trattativa l’allontanamento
dal Paese del raìs e della sua famiglia. Proseguono anche gli sforzi di pacificazione
dell’Ua, che oggi a Pretoria, in Sudafrica, sta provando una nuova mediazione; da
qui, il presidente sudafricano Zuma ha fatto sapere che la risoluzione Onu adottata
dalla Nato per condurre le operazioni in Libia "non autorizza l'assassinio politico
di Gheddafi". Intanto, i combattimenti proseguono: oggi la tv di Stato ha accusato
la Nato di aver bombardato siti civili a Brega, provocando 15 morti e oltre 20 feriti.
Secca la smentita dell'Alleanza che precisa: “Ad essere colpiti sono stati bersagli
militari legittimi".