Un assedio durato circa cinque ore perpetrato con armi e bastoni da centinaia di estremisti
salafiti, che hanno persino minacciato di uccidere il parroco che stava celebrando
la messa. È quanto accaduto giovedì sera nella chiesa di San Giorgio a Bani Ahmed,
nell’arcidiocesi di Minya, in Egitto, già attaccata lo scorso 23 marzo, quando gli
stessi salafiti hanno fermato i lavori di restauro della chiesa. Secondo padre Rafic
Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, sentito dall'agenzia AsiaNews,
i salafiti non vogliono il restauro e hanno attaccato l’edificio insospettiti dal
trasloco di alcuni paramenti sacri in un magazzino della parrocchia. Il sacerdote
spiega che gli estremisti non tollerano la presenza dei cristiani e trovano qualsiasi
pretesto per distruggere le chiese. Intanto cresce la preoccupazione nell'arcidiocesi
di Minya, che ha emesso un comunicato denunciando il "ritorno dei salafiti nel villaggio”
e accusando il governo dei militari di non fare abbastanza per proteggere i cristiani.
(L.G.)